PALERMO – Avviare l’iter di un decreto legge che consenta direttamente l’iscrizione in soprannumero alla specializzazione in Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza di quei medici che, attualmente, svolgono attività libero professionale presso i pronto soccorso, per consentire la loro strutturazione presso le aziende ospedaliere nelle quali operano. E’ la proposta, contenuta in una lettera inviata da Carmelo Pullara, vice presidente della Commissione Sanità, e capogruppo Popolari e Autonomisti Idea Sicilia, al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ai vice premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e ai Ministri della Salute, Giulia Grillo, e dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti.
“La grave crisi organica che coinvolge i nosocomi italiani – scrive Pullara – e in particolare le aree di emergenza- urgenza, i pronto soccorso, necessita di un immediato e straordinario intervento legislativo del nostro Stato. La carenza di medici di Pronto Soccorso ha portato le singole Regioni ad adottare soluzioni tampone e palliative, come l’impiego di medici in pensione e di medici militari. Occorre invece un intervento legislativo strutturale. Con la strutturazione nelle stesse aziende ospedaliere nelle quali lavorano, si coprirebbero, così, i costi della scuola di specializzazione.
Questa soluzione – continua Pullara – ci avvicinerebbe all’Europa, introducendo percorsi formativi alternativi alla rigida programmazione universitaria, e prevedendo una formazione sul campo. In considerazione del fatto che, a luglio, si svolgeranno gli esami di accesso alle specializzazioni, e a novembre avrà inizio l’anno accademico per i vincitori, la soluzione avrebbe un effetto immediato e di grande impatto economico, sociale e sanitario”.
“Lo Stato salvi i pronto soccorso”
Il vice presidente della Commissione Sanità scrive al premier Conte per sollecitare un decreto legge in grado di fronteggiare le carenze di organico