MESSINA – Sono terminate alle 11.02, mezz’ora prima del previsto, le operazioni per il disinnesco della bomba della Seconda guerra mondiale rinvenuta in un cantiere della nuova via Don Blasco; quasi 4mila le persone evacuate, zona rossa individuata nel raggio di 400 metri dall’ordigno.
Le operazioni di rimozione hanno preso il via all’alba, ma da ieri sera è stata interrotta la fornitura del gas. I residenti in zona rossa hanno lasciato le rispettive abitazioni e si sono trasferiti per lo più da parenti, amici o addirittura hanno optato per un bagno rinfrescante sul litorale. Per chi ha lasciato casa il Comune, su disposizione della Prefettura, ha garantito l’ospitalità in strutture comunali, quali la sede municipale, il Palacultura e due scuole (Manzoni e Tommaseo).
Le operazioni di rimozione hanno preso il via all’alba, ma da ieri sera è stata interrotta la fornitura del gas. I residenti in zona rossa hanno lasciato le rispettive abitazioni e si sono trasferiti per lo più da parenti, amici o addirittura hanno optato per un bagno rinfrescante sul litorale. Per chi ha lasciato casa il Comune, su disposizione della Prefettura, ha garantito l’ospitalità in strutture comunali, quali la sede municipale, il Palacultura e due scuole (Manzoni e Tommaseo).
Già alle 9,30 i militari del IV Genio Guastatori di Palermo hanno concluso le operazioni di rimozione della spoletta ed alle 10,35 la bomba è stata portata nella cava di Santo Stefano dov’è stata fatta brillare. Ripresa anche la circolazione ferroviaria, interrotta su disposizione della Prefettura dalle 7.30 alle 11.30 con i treni regionali sostituiti da bus navetta.