ROMA – “Questa mattina abbiamo comunicato ai naufraghi la decisone della Corte di rigettare il ricorso. Sono disperati. Si sentono abbandonati. Ci hanno detto che la vivono come una negazione, da parte dell’Europa, dei loro diritti umani”. Lo scrive Sea Watch in un tweet. La nave dell’ong tedesca, com’è noto, sta continuando a zigzagare senza meta a ridosso delle acque territoriali italiane ormai da tredici giorni, in attesa di conoscere un porto europeo nel quale potere sbarcare.
Il soccorso è avvenuto al largo della Libia, ma il comandante non ha voluto riportare indietro i migranti ritenendo non sicura la destinazione.
Per Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, le persone a bordo della Sea Watch 3 “non spariranno, le persone costrette a fuggire non si rimetteranno sui loro passi. Loro non spariranno nemmeno dalla coscienza di chi pensa sia semplice non tenerne conto”.
In segretario regionale del Partito Democratico, Davide Faraone, annuncia che a partire dalle prossime ore “il Pd garantirà una presenza organizzata e continua a Lampedusa per monitorare la situazione della Sea Watch 3, ferma a largo dell’isola, e continuare a chiedere che il governo consenta lo sbarco dei migranti”.
“D’intesa con la segreteria nazionale e con i gruppi parlamentari il Pd sta organizzando una ‘staffetta’ di parlamentari che nei prossimi giorni sarà stabilmente sull’isola per testimoniare la solidarietà dem nei confronti di queste persone costrette dal governo di Salvini a rimanere, in condizioni ormai insostenibili, a bordo della nave”.
“Migranti disperati sulla Sea Watch”
La nave della ong da quasi due settimane attende l'autorizzazione allo sbarco delle 42 persone a bordo. L'equipaggio: " Si sentono abbandonati"