L’Asp di Palermo completa la dotazione di posti letto dell’Hospice di via La Loggia, struttura residenziale per le cure palliative che garantisce un complesso integrato di prestazioni sanitarie, tutelari, assistenziali e alberghiere rivolte a malati affetti da patologie gravissime.
Inaugurato nel 2009, era dotato di 9 posti letto che dal 1° giugno, per la prima volta, verranno portati a regime, cioè a 20 posti letto. Le stanze di degenza sono singole con la possibilità di pernottamento di un familiare. Sono fornite di tutti i confort: cucina, televisione, scrivania, poltrone e bagno privato con l’obiettivo di ricreare un ambiente familiare.
In comune tra i pazienti c’è una sala living dotata anche di una biblioteca con 550 libri donati dall’associazione Avo Palermo che da due anni gestisce il progetto Book Terapy. “Era indispensabile realizzare – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – il completo funzionamento di una struttura destinata a rispettare la dignità della persona in un frangente della sua vita molto difficile e a sostenere anche i familiari che patiscono insieme al congiunto e che necessitano anche loro di supporto psicologico”.
“L’intervento ha anche un altro efficace effetto nell’organizzazione sanitaria di questo territorio, in quanto riduce il ricorso al pronto soccorso o il mantenimento di pazienti gravissimi in aree di rianimazione. Il tutto in funzione di efficientamento dell’offerta sanitaria e, soprattutto, garanzia di appropriata accoglienza dei pazienti più gravi. L’Azienda intende garantire lo standard dei posti destinati a questa funzione previsto dalle disposizioni vigenti nella misura dello 0,5 posti letto ogni 10.000 abitanti”, conclude Faraoni.
Nell’Hospice medici, infermieri, operatori socio sanitari, psicologi e fisioterapisti si prendono cura della sofferenza fisica e psicologia dei pazienti e dei loro familiari. “E’ un momento molto importante per tutti noi perché l’aumento da 9 a 20 posti letto ci consente di garantire una migliore assistenza – spiega la responsabile dell’Hospice dell’Asp di Palermo, Lidia Nicastro – pazienti e familiari ricevono qui un aiuto concreto nella gestione della malattia. Il familiare per noi è a tutti gli effetti un utente”.
“L’esperienza maturata con il progetto di Auto Mutuo Aiuto, nato dalla collaborazione con la direzione territoriale Palermo-Trapani dell’Inail, per i familiari degli infortunati sul lavoro e dei pazienti dell’Hospice, ha consolidato la consapevolezza dell’importanza della funzione del caregiver (il familiare che si prende cura dell’ammalato, ndr) e della necessità che tale ruolo venga maggiormente riconosciuto e supportato. Il familiare che vive una situazione tragica non si è sentito solo ed è stato possibile seguirlo anche dopo il periodo di degenza in Hospice del parente. Per i familiari siamo diventati a tutti gli effetti un punto di riferimento”.
Rispetto agli altri due della città di Palermo (il Civico dotato di 14 posti letto e l’ospedale Cervello con 8 posti letto), l’Hospice dell’Asp è l’unico dotato di attività ambulatoriale di cure palliative e terapia del dolore “con l’obiettivo di offrire ai pazienti terminali la cura dei sintomi legati alla malattia, senza fare ricorso al ricovero”.
“Negli anni – conclude Lidia Nicastro – abbiamo lavorato tantissimo con i Pronto soccorso per evitare la permanenza del paziente terminale in un’area di emergenza che sicuramente è uno dei posti meno idonei ad accoglierlo e assisterlo. A questo paziente abbiamo dato una priorità massima”.
Palermo, più posti letto per l’Hospice
di Nuccio Sciacca - Possibilità di soggiorno anche per un familiare