PALERMO – Ancora un giallo nel Palermo. Alla scadenza del termine della mezzanotte di ieri, il club rosanero avrebbe presentato via pec la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B senza però la fideiussione da 800 mila euro richiesta dalla Lega. Una mancanza che deriverebbe da problemi di tipo burocratico.
I tifosi rosanero si sono radunati già ieri sera fuori dal Barbera, sorvegliati dalla polizia. Stamane la proprietà del club si è presentata in conferenza stampa per chiarire la propria posizione. “Mi è appena arrivata la comunicazione del broker che la fideiussione sta arrivando via pec, non abbiamo nessuna preoccupazione per l’iscrizione al prossimo torneo cadetto”, ha detto il direttore finanziario di Arkus Network, Salvatore Tuttolomondo.
“L’invio è stato fatto alle 21 e poi alle 23.59. A oggi gli organi federali non ci hanno comunicato nulla. C’è stato un problema tecnologico. Questa mattina, alle 10.17, mi è stato inviato un messaggio di rassicurazione da parte della società che ci ha fornito la fideiussione. Abbiamo una pec inviata ieri alle 17,05 alla Lega di B con tutti i documenti, non potranno smentire. Dal punto di vista tecnico l’iscrizione è conforme alla normativa. E la società che ha fatto la fideiussione ha informato del problema già ieri la Lega. La città deve pensare che fino ad oggi abbiamo mantenuto i nostri impegni”, ha aggiunto Tuttolomondo precisando che “l’evenienza della mancata iscrizione non la prendiamo nemmeno in considerazione”.
“Siamo stati aggrediti dal punto di vista giuridico fino ad adesso – ha aggiunto il direttore finanziario di Arkus Network – Sappiamo già ora come poter replicare alla Lega B, non scappiamo da Palermo. Abbiamo già parlato con gli avvocati, anche loro sono fiduciosi. Il Venezia? Avremo diritto di replica, l’estate ce la giochiamo qui. Siamo pronti anche ad andare al Tar. Ai fini Covisoc abbiamo rispettato tutti i parametri, eravamo sereni e scherzosi. La fideiussione era l’ultimo dei nostri problemi. La consegna del cartaceo? Noi il deposito l’abbiamo fatto. La compagnia ha inviato una pec dove spiegava il problema. Noi siamo la parte lesa”.
“Non sono per niente agitato – ha proseguito Tuttolomondo – ieri sera ci siamo anche intrattenuti con i tifosi. La fideiussione è importante, ma bisogna anche considerare che abbiamo pagato fin qui 12 milioni. Un emissario a Milano? Era lì da molto prima. Visto che non era stata ancora prodotta la fideiussione cosa dovevamo fare? Noi lavoriamo con trasparenza. Il nostro dovere l’abbiamo fatto. Io non ho paura, non ho nulla di cui preoccuparmi. Perdere 12 milioni? E’ un normale rischio. Noi non siamo inadempienti”.
Tuttolomondo ha anche ammesso che la dirigenza si è rivolta a un broker per trovare un’agenzia disposta a sottoscrivere la fideiussione e ha spiegato perché la scelta è ricaduta sulla bulgara Lev Ins Insurance Company Ad. “Ci siamo affidati a un broker – ha detto – perché ci siamo trovati di fronte a più compagnie che hanno rifiutato di fare la fideiussione al Palermo. Le ultime vicende del club hanno pesato. Il broker ha fatto delle proposte e fra le varie, l’unica che ha dichiarato disponibilità a farla è stata questa. Abbiamo verificato e alle 21.12 mi sono fatto mandare il rating: BB+ A- che è compatibile con le norme federali”.
“Io sabato e domenica sono rimasto qui in contatto con Marino per fare la squadra”, ha invece spiegato il direttore generale del Palermo Fabrizio Lucchesi. “Se si ritarda qualche giorno non casca il mondo. Poi tra l’altro non dipende da noi”.