CATANIA – La polizia ha sequestrato a Catania 1.820 chili di cavi di rame di sospetta provenienza furtiva ed arrestato per gestione di rifiuti non autorizzata il titolare di una ditta di stoccaggio e gestione di rifiuti della zona industriale, A. G., di 39 anni.
Il valore del rame sequestrato sul mercato nero è di circa 7.500 euro. L’uomo è stato sorpreso all’uscita della sua azienda, in contrada Torre Allegra, alla guida di un furgone carico di 780 chili di cavi a cui era stata tolta la guaina, si è rifiutato di rispondere agli agenti della Polfer in merito alla provenienza e la destinazione della merce e non ha mostrato il formulario di identificazione dei rifiuti trasportati.
Nell’area della ditta, che è risultata solo parzialmente in regola con la normativa in materia e che è stata sequestrata, gli agenti hanno trovato altri 1.040 chili di cavi di rame ancora con la guaina, 157 accumulatori per auto esausti, due grosse sacche contenenti catalizzatori di autovetture, due carcasse di automobili e un cumulo non ancora quantificato di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche di vario tipo.
Le indagini della Polfer proseguono per accertare se si possano configurare altri reati relativi alla provenienza, che si sospetta illecita, del rame trasportato sul furgone. Si sta inoltre procedendo tramite tecnici di Telecom, Enel e Ferrovie dello Stato al riconoscimento dei cavi ancora con la guaina trovati nell’azienda confrontando i dati che vi sono impressi con le denunce presentate queste negli ultimi mesi. Dall’inizio dell’anno sono state tre le persone arrestate ed altrettante quelle denunciate dalla Polizia Ferroviaria, alla quale sono state presentate 41 denunce per furti di rame in ambito ferroviario.
Rame sospetto, arrestato a Catania
Sequestrate quasi due tonnellate di cavi, in manette il titolare di una ditta di stoccaggio della zona industriale