ROMA – Comincia la quarantena per AstroLuca: il 28 giugno l’astronauta catanese Luca Parmitano entrerà nella fase di semi-isolamento che segna il primo grande passo di avvicinamento a Beyond, la missione che lo vedrà al comando della Stazione spaziale internazionale.
“Nella prima fase della quarantena noi astronauti abbiamo il permesso di restare con le nostre famiglie, ma ci viene richiesto di non andare in luoghi molto frequentati e di non allontanarci da Starcity”, dice l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa).
In questi giorni il paternese si trova nel centro di addestramento russo dei cosmonauti alle porte di Mosca, chiamato “Città delle stelle”, dove lo hanno raggiunto la moglie Kathryn e le figlie Sara e Maia, di 12 e nove anni. “Non è la prima volta che affronto una quarantena e ho un’idea molto precisa di quello che mi aspetta”.
Con il tono tranquillo di sempre, pacato e nello stesso tempo ricco di entusiasmo, l’astronauta ha raccontato di essere alla sua quarta quarantena: per due volte l’ha affrontata come membro dell’equipaggio di riserva che accompagna ogni missione spaziale e una volta come membro dell’equipaggio primario, all’epoca della sua prima missione, Volare, dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).
La fase di isolamento vera e propria comincerà il 3 luglio, quando l’equipaggio si trasferirà nel Kazakhstan, nella base di lancio russa dalla quale il 20 luglio porterà in orbita la Soyuz che in sei ore accompagnerà alla Stazione spaziale Luca Parmitano e i suoi colleghi, l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov.
Ritorno in orbita: AstroLuca in quarantena
Il 20 luglio di nuovo nello spazio: il catanese Parmitano entra nella fase di semi-isolamento