ROMA – Dopo 6 ore di viaggio l’astronauta catanese Luca Parmitano è a bordo della Stazione spaziale internazionale. E’ entrato insieme ai suoi compagni di equipaggio, l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov, a circa due ore dall’aggancio della Soyuz.
Il primo a entrare è stato il comandante della Soyuz Skvortsov, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos; subito dopo è stata la volta di Morgan, della Nasa e quindi di Astro Luca. Abbracci e saluti con i colleghi che li aspettavano a bordo, l’attuale comandante Aleksej Ovčinin e gli americani Nick Hague e Christina Koch. Adesso tutti insieme costituiscono l’equipaggio a sei della Expedition 60.
Immediatamente dopo è stata la volta del collegamento con famiglia e amici, che avevano seguito le lunghe fasi dell’aggancio e dell’apertura del portello dal grande schermo del Centro di controllo di Mosca. Per Parmitano, come sempre sorridente anche se un po’ provato dal viaggio, i saluti della moglie Kathryn e delle figlie Sara e Maia, di 12 e nove anni. “E’ fantastico essere qui”, ha detto a tutti Astro Luca.
La Soyuz è stata lanciata ieri pomeriggio per la missione “Beyond”, “Oltre”, nella seconda parte della quale il 43enne paternese sarà al comando, primo italiano e terzo europeo ad avere questo ruolo. Astro Luca dovrà inoltre affrontare delle passeggiate spaziali ed eseguire esperimenti volti a preparare l’uomo ai lunghi viaggi verso Luna e Marte.
Prima di partire in mattinata Parmitano ha salutato la sua famiglia. “Il pensiero tende a tornare ai saluti scambiati poco fa, alle mie figlie, agli amici. Emozioni, tante, ma positive”, aveva scritto Astro Luca su Twitter ripensando ai saluti di poco prima, attraverso il vetro a causa della quarantena, alla moglie Kathryn e le figlie Sara e Maia, di 12 e nove anni.
Astro Luca rimarrà fra le stelle per circa 200 giorni. L’obiettivo è riparare l’esperimento internazionale Ams (Alpha magnetic spectrometer), che dal maggio 2011 è installato all’esterno della stazione per andare a caccia di antimateria e di materia oscura nello spazio.
Dovrà sperimentare tecnologie nuove, che lo porteranno a controllare dallo spazio un robot che si muove sulla Terra, riciclare l’anidride carbonica per ottenere nuovo ossigeno per gli astronauti, studiare microrganismi minatori per estrarre minerali su altri corpi celesti, trovare la dieta ideale per gli astronauti che devono affrontare lunghi viaggi.
Tra le poche cose che Parmitano ha deciso di portare a bordo, foto di amici e parenti e la piccola scultura di un neonato. Quanto al cibo, sono stati di fatto i colleghi a sceglierlo per lui: guai se si fosse presentato senza lasagne, parmigiana e tiramisù.
Astro Luca porta Catania in orbita: “Essere qui è davvero fantastico”
Il paternese Parmitano dopo 6 ore di viaggio è arrivato nella Stazione spaziale internazionale per la missione "Beyond"