PALERMO – Dal un possibile addio alla Sampdoria al ‘nuovo amore’ targato Palermo. Massimo Ferrero sembra proprio non aver perso tempo e se da una parte appare aperta la porta una cessione del club doriano, dall’altra ha già in mente un progetto nel mondo del calcio per riportare in auge i rosanero.
Proprio per questo l’imprenditore e produttore cinematografico ha deciso di sbarcare in Sicilia per partecipare al bando per l’assegnazione del titolo sportivo del club che lo scorso anno ha chiuso al terzo posto il campionato di Serie B per poi non riuscire a iscriversi di nuovo alla Serie cadetta.
Dopo il suo arrivo questa mattina all’aeroporto Falcone-Borsellino, Ferrero ha incontrato l’ex calciatrice della nazionale (90 presenze e 30 gol in azzurro) ed ex allenatrice degli under 16 dell’Atletico Madrid femminile Pamela Conti per pianificare la fondazione di una squadra di calcio femminile che abbia il nome di Palermo. “Il Palermo ha il colore delle donne”, è stata la prima frase di Ferrero, che ha voluto chiarire le sue parole sui colori sociali dopo che i tifosi doriani avevano protestato per una sua supposta preferenza per il rosanero.
Ma Ferrero ha anche parlato della squadra maschile. “Vedremo – ha poi anche spiegato Ferrero a proposito della ‘gara’ per prendere il Palermo – chi avrà più qualità, numeri, voglia e serietà per portare questa città dove merita. Il progetto lo presenteremo al comune e siamo sicuri che Orlando farà il bene della città”.
Ferrero ha poi visitato il mercato storico di Ballarò, zona di Palermo che ha dato i natali alla stessa Pamela Conti, figlia dell’ex rosanero Francesco Conti, e sorella più grande dei centrocampisti, anche loro ex rosanero, Daniele e Vincenzo. Per il patron blucerchiato tante fotografie con tanti tifosi che gli hanno chiesto di prendere il Palermo.
“Ai tifosi – ha promesso Ferrero – dico che mi auguro che vinca il bando qualcuno che ami il calcio, che sa fare calcio, che vuole portare il Palermo nelle grandi platee. Se vincerò il bando non li deluderò. Basta con la gente che viene qua per speculare. Il calcio non è politica, basta speculazioni. Orlando? Non ho ancora parlato con lui. E’ più difficile fare le serie minori piuttosto che la A e la B. In D ci vuole una squadra che deve essere ‘una sporca dozzina’ e in C ci vogliono ‘i cannoni di Navarone’. Dipenderà poi tutto dai palermitani”.