PALERMO – Sono sei le proposte arrivate per l’avviso pubblicato dall’amministrazione con lo scopo di individuare il soggetto idoneo a prendere il titolo sportivo e rilanciare il calcio a Palermo, dopo l’esclusione dal campionato di B dei rosanero.
Si tratta di Palermo FBC 1900, Herahora, Cuore Rosa Nero, Holding Max, Palermo football Club, Zurich Capital fund. La prima è arrivata alle 17.55 e l’ultima alle 19.43.
Chi si aggiudica la gara dovrà pagare alla Federcalcio un contributo da un milione di euro entro le 15 di lunedì 29 luglio, termine imposto dalla Figc e dalla Lega nazionale dilettanti per perfezionare l’iscrizione del nuovo Palermo. Oltre il milione, serve una fideiussione da 31 mila euro per l’iscrizione al campionato e 16.500 euro fra tasse e spese varie.
Sorprese e conferme tra chi si è fatto avanti. Presente la società riconducibile al duo formato da Dario Mirri e Tony Di Piazza (Hera Hora). “Cari tifosi del Palermo – ha detto l’imprenditore italo-americano Tony Di Piazza in un video pubblicato su YouTube – come promesso anche io voglio esserci alla rinascita della nostra squadra. Riconoscendo il tempo che serve per seguire adeguatamente il Palermo in questa rinascita e per non stravolgere la mia vita e il lavoro nelle mie aziende, ho deciso di appoggiare il gruppo locale composto da Mirri e Sagramola che hanno già mostrato serietà, trasparenza, competenza e appoggio finanziario al club”. La composizione societaria vede la Damir azionista di maggioranza, Di Piazza al quaranta per cento e Dario Mirri al dieci per cento.
Tra le altre proposte figurano la “Holding Max” riconducibile al patron della Samp Massimo Ferrero e il fondo “Zurich Capital Funds ltd”, a cui fa capo Alfredo Maiolese. Difficile inquadrare progetto e solidità economica degli altri candidati, ovvero “Palermo FBC” di Sergio Di Napoli, “Cuore Rosanero” di Lucio Messina, e infine “Palermo Football Club” della società Capri srl, che sembra sia riconducibile al brand d’abbigliamento “Alcott”.