CATANIA – “I vigili del fuoco catanesi sono stanchi e arrabbiati, ma soprattutto stanchi di inseguire disastri”. Ecco cos’è emerso durante il confronto tra le organizzazioni sindacali dopo il grave incendio che ha devastato i lidi Plaia nei giorni scorsi.
Il responsabile nazionale dei pompieri, Fabio Dattilo, ha asserito di non conoscere il “Dossier Catania” e dunque l’insieme delle richieste di aiuto che da anni vengono espresse con forza dal territorio etneo.
La Fp Cgil di Catania sottolinea che “in città, da molto tempo oramai, la protesta dei vigili del fuoco segnala il pericoloso sotto dimensionamento degli organici, dei mezzi e delle attrezzature, peraltro già evidenziato con lo sciopero delle settimane scorse. L’offerta dello straordinario e di due squadre aggiuntive per l’estate 2019 non risolve il problema. Negli ultimi 5 anni abbiamo già registrato due incidenti mortali, molti infortuni e pericolosi affaticamenti sul lavoro”.
Dal documento redatto dagli stessi lavoratori del corpo catanese dei pompieri provengono parole dure: “E’ possibile che una città come Catania debba poter contare ordinariamente su una sola squadra di vigili del fuoco? Quando ci propongono lo straordinario, non fanno altro che darci il dovuto. Il distaccamento di Palagonia, la cui apertura peraltro è prevista da molto tempo, avrà una zona di competenza ben precisa da coprire per suo conto, e per questo non ci riguarda più di tanto. In definitiva, la sede di Catania è sottovalutata: necessita di standard adeguati e di un passaggio di livello”.
“Siamo stanchi di inseguire disastri”
Il dossier dei pompieri catanesi dopo l'inferno della Plaia: "Arrabbiati e inascoltati da anni, è possibile che la città debba contare su una sola squadra?"