La Sicula Leonzio riparte con Vito Grieco in panchina e Pippo Bonanno ad arricchire i quadri societari come direttore generale. Entrambi con trascorsi nel Catania, l’ex centrocampista e l’ex dirigente della squadra rossazzurra sono stati presentati a Lentini dal presidente Giuseppe Leonardi e dal ds Davide Mignemi.
“Abbiamo individuato in Grieco – ha detto Leonardi – i requisiti umani più consoni alla Leonzio e poi abbiamo guardato anche al grande lavoro svolto altrove dal tecnico. Ci prepariamo ad affrontare un campionato difficile soprattutto dal punto di vista del blasone: saremo orgogliosi di ospitare club come il Bari, cercheremo di onorare al meglio il 110° anno di storia della nostra società. Saranno tante le iniziative che accompagneranno questa stagione: presenteremo il nuovo logo e la nuova maglia, che avrà delle caratteristiche particolari anche se non voglio anticipare nulla”.
“Ad oggi la Leonzio – ha proseguito il presidente bianconero – è la terza forza calcistica siciliana: lo dico con orgoglio ma anche con tristezza. Non è semplice fare calcio e farlo a certi livelli: il fatto che noi ci siamo deve essere motivo di orgoglio per i nostri tifosi. Non c’è nulla di scontato e di dovuto: mi auguro che quest’anno il nostro pubblico ci supporti di più a prescindere dai risultati che, effettivamente, l’anno scorso non sono stati ottimali. Il nostro è un progetto nato sette anni fa dal nulla, adesso continua e mi auguro sia una stagione esaltante”.
Toni molto diretti per Vito Grieco, nuovo allenatore dei lentinesi: “Nella mia vita sono abituato più a fare che a dire. Sono felice e lusingato di essere qui e, nonostante altre proposte, ho scelto di venire a Lentini. Quando sono stato qui la prima volta, avevo già maturato in me la convinzione di lavorare in Sicilia. Con la società mi trovo sulla stessa lunghezza d’onda. Inizieremo il ritiro tra qualche giorno. In quel momento vorrei un organico completo al 60-70%: non abbiamo l’ansia di prendere giocatori in fretta, ma di ampliare l’organico strada facendo valutando bene ogni innesto. I cognomi non mi interessano, contano gli uomini, lo spirito di gruppo e la voglia che mettono in campo. I tifosi devono potersi riconoscere nella loro squadra. Il girone C di Serie C è una sorta di B2, c’è bisogno di corsa, tecnica e testa”.
Il dg Pippo Bonanno, dal canto suo, ha ricordato: “La Leonzio è stata la Juventus dei campionati dilettantistici che ha vinto, ora ha assunto un ruolo stabile tra i professionisti. Cercheremo di portare giocatori importanti che abbiano la cultura del lavoro e lo spirito di sacrificio come valori. Ringrazio il club perché mi ha chiamato a contribuire alla causa, lavoreremo per compiere un altro passo avanti. Vogliamo che la Sicula Leonzio sia una macchina formata da uomini, ognuno col proprio ruolo, che superi ogni difficoltà all’unisono”.