ROMA – “La luce del sole scalda le ali del Drago dopo il freddo della notte orbitale”: il Drago di cui parla AstroLuca è la capsula Dragon, agganciata alla Stazione spaziale internazionale il 28 luglio 2019, dopo avere consegnato a bordo oltre due tonnellate di materiali.
Nella foto la sagoma della navetta contro una lama di luce bianca. Sempre su Twitter l’astronauta etneo Luca Parmitano, impegnato nella missione Beyond dell’Agenzia spaziale europea (Esa), racconta dei momenti dedicati a comunicare con la famiglia mentre si trovava nella grande finestra panoramica della Stazione spaziale, con vista sulla Terra: “Ero nella cupola, a parlare con i miei a Catania, che mi osservavano, mentre io dalla stazione li vedevo lontani e sentivo vicinissimi. Mi piace pensare che sia molto più che la tecnologia a farci superare tempo e… spazio”.
Una scena di vita quotidiana a bordo della stazione orbitale, come quelle raccontate dalle immagini di una cena, della preparazione degli esperimenti e perfino di un taglio di capelli che la stessa Stazione spaziale ha pubblicato sul suo profilo Twitter.
Catania e lo spazio: così vicini, così lontani
Parmitano continua a twittare: "Dalla finestra della stazione ho parlato con i miei familiari che mi osservavano". FOTO