CATANIA – Divide la sede stradale e soprattutto divide tutti. Spacca una città intera il Brt in viale Vittorio Veneto che continua ad essere oggetto di discussioni politiche e non. Favorevoli e contrari manifestano le proprie idee, mentre gli operai continuano nella posa del cordolo centrale. Ora parte l’ultimo step dei lavori, questa volta nel tratto sud, da via Gabriele D’Annunzio al centralissimo corso Italia.
Prende forma il “serpentone” protetto, compreso la piazzola per la salita e la discesa dei passeggeri dai bus. E’ in via Napoli che il Brt affronterà uno dei test più impegnativi, visto che l’elevata mole di traffico che si concentrerà nel tratto in questione. Naturalmente bisognerà aspettare l’inizio della scuola per capire veramente quale impatto avrà sulla viabilità.
Prove di dialogo tra l’Amministrazione comunale ed i commercianti, gli assessori Porto, Balsamo e Arcidiacono, insieme al sindaco Pogliese ed al presidente dell’Amt Bellavia, hanno invitato gli esercenti a fare delle proposte scritte per cercare di ottimizzare il processo di cambiamento. Tante le idee suggerite e messe nero su bianco. La prima è quella di istituire il divieto di sosta dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 12.30 alle 14.30 davanti all’Istituto comprensivo “Mario Rapisardi”, ovviamente sul viale Vittorio Veneto ed in un tratto di via Aosta, per consentire ai genitori degli alunni di fermarsi davanti alla scuola per una brevissima sosta, necessaria per l’accompagnamento dei bimbi.
Suggerimenti potranno essere fatti anche dai residenti di viale Vittorio Veneto che comunque potrebbero beneficiare di un servizio di trasporto più rapido ed efficiente. Secondo le previsioni, per esempio, i bus impiegherebbero due minuti nel tratto che in determinate giornate li bloccava per oltre mezz’ora.
“La corsia protetta migliorerà la viabilità – questo il pensiero del sindaco di Catania, Salvo Pogliese – l ‘installazione dei cordoli consentirà agli autobus di transitare in maniera più sicura e veloce. Allo stesso tempo si metterà ordine al parcheggio ‘selvaggio’ che quotidianamente interessa ambedue i lati della strada”. Entusiasta Legambiente che elogia l’Amministrazione comunale, invitandola a proseguire nella direzione della mobilità sostenibile.
Non mancano i no, diverse associazioni di categoria sostengono che il Brt potrebbe contribuire alla chiusura di altri negozi a tutto vantaggio della grande distribuzione, mentre il comitato Murri teme che la stessa sorte, ovvero la creazione del cordolo centrale, possa avvenire sul viale Mario Rapisardi. Si vedrà, intanto il Brt di viale Vittorio Veneto prende forma, ma solo a settembre potrà conoscere la sua reale utilità.
Catania, il Brt spacca la strada e non solo
di Tonino Demana. Prende forma il "serpentone" in viale Vittorio Veneto, prove di dialogo tra Amministrazione comunale, commercianti e residenti. A settembre primo vero test