“La crisi di Governo costerà miliardi di euro all’economia italiana e porterà dritto come un treno all’aumento delle aliquote Iva a partire dal 2020”. Lo afferma il Codacons. Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons spiega che “se si andrà a nuove elezioni sarà materialmente impossibile rispettare le scadenze economiche e trovare le risorse per evitare l’aumento dell’Iva che scatterà nel 2020, aumento che pare oramai inevitabile e che determinerà, a regime, una stangata da circa 1.200 euro a famiglia.
Già oggi la crisi di Governo sta bruciando miliardi di euro, con lo spread tra Btp e Bund schizzato a 237 punti base e la Borsa che affonda. Su tale situazione pesa poi l’incognita delle agenzie di rating che, alla luce degli ultimi avvenimenti politici, potrebbero penalizzare il giudizio sull’economia italiana, con tutte le conseguenze del caso.
Un quadro delicatissimo soprattutto per i conti pubblici e per le tasche delle famiglie, considerato che in caso di nuove elezioni non sarà possibile rispettare le scadenza relative all’approvazione del Def, alla bozza della Manovra di ottobre, e alla Legge di Bilancio entro il 31 dicembre, e scatteranno in automatico le clausole di salvaguardia con il passaggio dell’Iva ordinaria dal 22 al 25,2% e quella ridotta dal 10 al 13% nel 2020, per arrivare al 26,5% nel 2021”.