CATANIA – È stata una notte movimentata, quella appena trascorsa, per gli agenti della polizia catanese: durante un controllo nella zona di via Luigi Sturzo si sono imbattuti nell’auto guidata dal pluripregiudicato S. S., al quale hanno vanamente intimato di fermarsi.
Il conducente, dopo aver abbozzato la manovra per affiancarsi al marciapiedi, ha accelerato bruscamente e si è allontanato. I poliziotti, che avevano annotato la targa, si sono messi alle calcagna del fuggitivo, raggiunto in via Sangiuliano, all’altezza della via Manzoni.
La manovra per bloccare il pregiudicato – che nel frattempo si era “disfatto” del passeggero che lo accompagnava poco prima – non è stata affatto semplice, considerati continui tentativi elusivi che hanno avuto termine solo quando i poliziotti hanno impugnato le armi, segno che la situazione s’era fatta seria.
Nella macchina è stato trovato un coltello a serramanico di 18 centimetri. Ma c’è di più: l’uomo, infatti, era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali (una misura concessa ai condannati in sostituzione del carcere), per la quale S. S., a quell’ora, avrebbe dovuto trovarsi nella sua abitazione.
Invece, oltre che andarsene in giro armato di coltello e completamente ubriaco – come hanno poi accertato gli agenti della polizia stradale -, il pluripregiudicato si era messo alla guida di una macchina non di sua proprietà, senza assicurazione, senza revisione e senza essere in possesso di patente di guida (per non averla mai conseguita).
Tutto ciò, nonostante fosse stato già diffidato all’osservanza rigorosa delle prescrizioni alle quali era sottoposto. La sua “bravata” verrà segnalata per il riesame della concessione della misura alternativa.