Un frutto fresco o una insalata di stagione sono frequenti sulle tavole estive perché soddisfano la salute e anche il palato. Ma come lavarle per essere sicuri di aver cancellato ogni traccia di pesticidi e fungicidi? Sciacquare con l’acqua corrente non basta. E questo perché sono irrorati da prodotti che nascono proprio per resistere alla pioggia, quindi si attaccano letteralmente a frutta e verdura con molta tenacia.
E allora bisogna fare di più. Ma cosa? Uno studio del Connecticut agricultural experiment station durato tre anni ha evidenziato che l’acqua corrente è utile solo a ridurre la quantità di pesticidi presenti su frutta e verdura ma non ad eliminarli del tutto. E’ molto più efficace strofinare i prodotti per portare via le sostanze chimiche.
Un altro studio dell’università del Massachusetts ha confrontato l’efficacia del lavaggio di alcune mele precedentemente trattate con pesticidi e fungicidi in acqua rispetto ad un lavaggio con una soluzione salina o con una soluzione di acqua e bicarbonato. La soluzione a base di bicarbonato ha rimosso, in due minuti, più pesticidi rispetto alla soluzione salina, o a due minuti di lavaggi con acqua corrente. Ma ci sono voluti circa 12/15 minuti nel bicarbonato per sbarazzarsi completamente dei pesticidi utilizzati nello studio.
Ma attenzione: questa tecnica non si è dimostrata efficace per tutta la frutta e verdura. Alla fine l’unica soluzione sembra quella di combinare tutte le tecniche o la più drastica e cioè sbucciare la frutta con la consapevolezza però che si perdono fibre e nutrienti. Oppure scegliere prodotti biologici.
Frutta e verdura: l’acqua non basta
di Nuccio Sciacca - Il semplice lavaggio non rimuove i pesticidi