Protesta del Codacons contro la nuova ondata di rincari per le tariffe telefoniche. Già dallo scorso giugno l’associazione di consumatori segnala gli aumenti dei prezzi applicati dalle compagnie.
“Rispetto allo scorso anno le tariffe delle schede ricaricabili offerte dai principali operatori sono aumentate con punte del 54% – spiega Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons -. Nelle ultime settimane gli utenti hanno ricevuto dalle compagnie telefoniche avvisi relativi a modifiche dei piani tariffari, tutte ovviamente al rialzo, con costi che lievitano – a seconda dell’operatore e dell’offerta – tra i +2 e i +3 euro al mese. E non è finita: a settembre scatteranno nuovi adeguamenti delle tariffe che introdurranno ulteriori rincari a danno degli utenti”.
Per Tanasi “si tratta di aumenti applicati dalle società della telefonia con l’unico scopo di recuperare i minori introiti legati alle bollette a 28 giorni e compensare i rimborsi che le compagnie devono obbligatoriamente versare ai propri clienti per effetto delle decisioni dell’Agcom. E proprio in tema di indennizzi per le bollette a 28 giorni si sta registrando un vero e proprio scandalo: gli operatori stanno ostacolando in ogni modo la corresponsione dei rimborsi spettanti ai consumatori, eludendo le disposizioni dell’Agcom e del Consiglio di Stato che stabiliscono che gli indennizzi devono essere versati in automatico e senza necessità di esplicita richiesta da parte degli utenti. Proprio su tale nuovo illecito abbiamo presentato nei giorni scorsi una nuova denuncia all’Antitrust e all’Autorità per le comunicazioni chiedendo una sanzione pesantissima contro le compagnie telefoniche”.
Il Codacons contro le compagnie telefoniche: “Troppi rincari”
"Aumenti anche del 54% per compensare i rimborsi dovuti ai clienti per le bollette a 28 giorni"