SAN GIUSEPPE JATO (PALERMO) – Escalation di violenza nel pomeriggio di domenica scorsa, quando una lite fra vicini, avvenuta per futili motivi e acuita da contrasti precedenti, è degenerata fino ad arrivare al ferimento di due coniugi.
Secondo la ricostruzione dei militari, R. M. L. C., incitata dalla sorella M. P. L. C., avrebbe esploso dalla propria casa diversi colpi di pistola ad aria compressa all’indirizzo di due coniugi, colpendo l’uomo al braccio e la donna al volto.
Le sorelle sono state arrestate per tentato omicidio, mentre una perquisizione effettuata nella loro abitazione ha fruttato il ritrovamento, oltre alla pistola ad aria compressa, anche di una carabina ad aria compressa, di una balestra con dei dardi ad alto potenziale offensivo e di un dissuasore elettronico ad alto voltaggio.
Marito e moglie, portati all’ospedale Civico di Palermo, sono stati giudicati non in pericolo di vita, anche se la donna dovrà essere sottoposta a intervento chirurgico per la rimozione di alcune schegge dal viso.
E’ finito in manette anche S. L. C., fratello delle donne, in quanto si è rifiutato di fornire ai militari i filmati che aveva effettuato con il suo smartphone, con i quali venivano immortalate le varie fasi dell’acceso diverbio trasceso in violenza, opponendo contro i carabinieri violenza verbale e fisica.
In manette le sorelle che sparano
San Giuseppe Jato: litigano con una coppia di vicini e li feriscono a colpi di pistola ad aria compressa. In casa anche fucile e balestra