CATANIA – Recentemente la polizia di Catania ha rilevato un significativo aumento di richieste di rinnovo e/o di permessi di soggiorno volte, in particolare, a ottenere la conversione del titolo in scadenza, da “motivi umanitari” a “motivi di lavoro”.
Molti stranieri hanno presentato la documentazione sull’apparente esistenza di un rapporto occupazionale, per legittimare la presentazione delle istanze di conversione. Comportamenti che hanno fatto scattare le verifiche dell’Ufficio immigrazione: così è saltato fuori che diversi dei citati lavori erano fittizi e che questi stranieri non avevano mai conosciuto il presunto datore né avevano mai svolto per suo conto alcuna attività.
Messi alle strette, hanno confessato di aver ottenuto i documenti pagando tra 400 e 500 euro. Gli agenti sono riusciti a identificare il presunto autore delle falsificazioni e ad arrestare B. I., senegalese di 35 anni, D. C., 28enne del Mali, e S. A. R., ghanese di vent’anni.
I tre erano in possesso di contratti di lavoro falsi, nei quali avevano segnalato la stessa utenza mobile telefonica. L’intestatario era S. A. S., un altro senegalese di 52 anni abitante a Catania. Anche lui è stato arrestato.
“Voglio restare a Catania, ho un lavoro”: ma i documenti degli stranieri erano falsi
Pagavano 500 euro al finto datore senegalese: quattro arresti