CATANIA – Da troppo tempo il “Passiatore”- così la chiamano i cittadini la zona pedonale che da corso Martiri della Libertà arriva fino alla Stazione centrale di Catania – non è più uno dei salotti buoni della città. Ecco perché bisogna lavorare tutti insieme per farlo ritornare al suo antico splendore. Una collaborazione che riguardi le istituzioni, le associazioni ed i tanti imprenditori del territorio.
Comincia da qui la proposta lanciata dal comitato “Terranostra”, attraverso il suo componente Carmelo Sofia, per valorizzare quello che non è più un luogo di socializzazione ma piuttosto un bivacco a cielo aperto e peggio ancora, per colpa dei soliti civili, una discarica. Le idee, le iniziative ed i suggerimenti raccolti dal comitato non mancano ma, nelle precedenti legislature, sono mancati sistematicamente i programmi ed i piani di intervento per trasformare questa zona nel fiore all’occhiello di un territorio a forte vocazione turistica con un continuo viavai di turisti e pendolari.
“Il sindaco Pogliese e l’assessore Cantarella stanno facendo enorme sforzi per mantenere il decoro l’area – si legge nel comunicato di Terranostra -. Sfortunatamente, senza progetti a lungo termine, il Passiatore rischia di restare un’enorme incompiuta”. Il componente del comitato Carmelo Sofia vara la proposta di sviluppare, tra comune e associazioni di pensionati o ex agenti delle forze dell’ordine una sinergia per garantire la cura, il decoro e la sicurezza dell’area che ancora adesso è oggetto di continui raid vandalici.
A valorizzare ulteriormente una parte di Catania, che per movida e storia rappresenta l’ago della bilancia per le speranze di migliaia di persone, ci sarebbe l’idea di dotare il “Passiatore” di una pista ciclabile. Un percorso in cui potrebbe essere coinvolta anche piazza dei Martiri, per garantire l’incentivazione della bicicletta e risolvere, anche parzialmente, il problema del traffico nella zona della stazione.
Catania, bivacco e inciviltà al “Passiatore”
Il comitato "Terranostra" sollecita interventi per restituire decoro ad un'area che un tempo era considerata uno dei salotti buoni della città