a.cig.) Il timore c’era. Aleggiava su questo positivo avvio di campionato come un fantasma pronto a ripresentarsi. Cosa puntualmente successa. Il buon Catania delle prime due giornate si dissolve nel nulla a Potenza. Il 2-0 finale è una severa lezione, più dura di quanto non dica lo stesso risultato.
La squadra che nei primi 180′ stagionali si era fatta apprezzare per mentalità offensiva e ricerca ragionata del gioco lascia spazio a un gruppo scombinato di giocatori, maledettamente simile a quello visto in certe, non infrequenti uscite degli ultimi anni.
Sbagliano tutto, i rossazzurri. E anche Camplone. Approccio, gestione, contromisure. Nel 4-3-3 iniziale Saporetti vince il ballottaggio con Esposito al centro della difesa e Curiale viene preferito a Di Piazza come centravanti: saranno entrambi tra i peggiori.
Gli altri non fanno meglio e la situazione si complica ulteriormente con una forzata girandola di sostituzioni che già nel primo tempo porta a due cambi: Esposito, chiamato dopo 25′ a rilevare l’infortunato Saporetti, balla sino all’intervallo giocando appena venti minuti prima di essere rimpiazzato per problemi muscolari da Mbende, uno dei pochissimi a salvarsi; l’acciaccato Dall’Oglio, fuori fase e presto ammonito, lascia il campo al 34′ a un approssimativo Llama.
Affanni individuali che si estendono a tanti altri elementi – vedasi Pinto, uno dei migliori nelle prime due partite e stavolta in perenne difficoltà – e investono il gruppo nel suo complesso, aggredito sin dai primi minuti dai padroni casa.
Che il Potenza fosse un brutto cliente si sapeva, eppure gli etnei si fanno soprendere già in avvio da un avversario che pressa alto, occupa con tanti uomini la metà campo altrui e impedisce alla manovra catanese di partire sin dai primi tocchi. Hanno anche più gamba, gli uomini di Raffaele, e spingono forte, soprattutto a destra, dove Isgrò, siciliano di Milazzo pescato dai dilettanti, manda in crisi Pinto.
Il Catania se la cava in mischia su un primo, doppio tentativo di Murano e Longo, ma è un segnale di come l’incontro abbia subito assunto una certa piega. La difesa rossazzurra soffre tanto, anche perchè la copertura del centrocampo è insufficiente e in mediana Dall’Oglio e Welbeck sono giù di corda: un pallone soffiato da Isgrò al ghanese porta Murano al tiro sul quale Furlan si salva in angolo e da corner, 60 secondi più tardi, giunge il meritato vantaggio locale con un colpo di testa di Giosa, perso in area da Saporetti (foto Galtieri, sotto).
Il lungo monologo rossoblu prosegue con lo scatenato Isgrò a mettere in croce Esposito e Pinto. E’ proprio lui a firmare raddoppio potentino portando a spasso l’esitante Pinto e scagliando un sinistro dal limite sul quale Furlan potrebbe fare di più (foto Galtieri, sotto).
Il Catania, inerte, resta a guardare e perde pure Sarno per noie fisiche. Nell’ultima finestra disponibile per le sostituzioni, Camplone manda in campo Mazzarani e Catania, ma lascia in panca Di Piazza insistendo su Curiale. Che al minuto 67 divora un’incredibile occasione per riaprire la contesa: Catania, il più lucido degli etnei, ruba palla al limite a Emerson e la consegna al centravanti che tutto solo davanti a Ioime non riesce a fare di meglio che provare un debolissimo piatto destro rasoterra più simile a un passaggio che a un tiro.
Episodio isolato nel contesto di una ripresa piena di errori e priva di lucidità. Gli unici due sussulti rossazzurri arrivano da altrettanti colpi di testa di Catania, che pur zoppicante impegna non poco Ioime. Il resto è solo buio pesto.
POTENZA-CATANIA 2-0
Potenza (3-4-3): Ioime 6.5; Sales 6.5, Giosa 7.5, Emerson 6.5; Coccia 6.5, Dettori 7 (33′ st Iuliano sv), Ricci 6.5 (43′ st Coppola sv), Panico 7; Isgrò 8 (1′ st Souare 6.5), Murano 6.5 (42′ Viteritti sv), Longo 7 (11′ st Ferri Marini 6). In panchina: Breza, Brescia, Sepe, Arcidiacono, Nembot, Volpe, Di Somma. Allenatore: Raffaele 7.5
Catania (4-3-3): Furlan 5.5; Calapai 5, Silvestri 5.5, Saporetti 4.5 (26′ pt Esposito 5, 1′ st Mbende 6), Pinto 4.5; Dall’Oglio 4.5 (34′ pt Llama 5), Lodi 5, Welbeck 5; Sarno 5 (14′ st Catania 6.5), Curiale 4, Di Molfetta 5 (14′ st Mazzarani 5.5). In panchina Martinez, Noce, Bucolo, Di Piazza, Marchese, Biondi, Rossetti. Allenatore: Camplone 4.
Arbitro: Paterna di Teramo 5.5
Reti: 12′ pt Giosa, 41′ pt Isgrò.
Note: spettatori 3.948 spettatori totali (di cui 1.535 abbonati e 3 ospiti) per un incasso di 47mila euro. Ammoniti: Dall’Oglio, Isgrò. Angoli: 6-5 per Catania. Recupero: 3′, 4′.