CATANIA – Sembra un canile. E’ invece l’ingresso principale del reparto di Neurochirurgia del Policlinico di Catania. Nel video, girato in piena notte da un dipendente e poi inviato alla nostra redazione, si possono contare addirittura ventidue cani che cercano di entrare dal portone, forse attirati da qualcosa o da qualcuno. E non sono mancate nel recente passato le aggressioni al personale medico ed infermieristico, spesso costretto a rifugiarsi nei reparti per sfuggire ai cani.
Un’emergenza da codice rosso in un luogo, l’ospedale, che dovrebbe essere sicuro o quantomeno al riparo da simili scene. Non mancano le segnalazioni e le denunce, l’Azienda Policlinico ha più volte sollecitato l’intervento di Asp e Comune di Catania, senza ricevere risposte adeguate. Non resta che difendersi facendo le barricate (in questi giorni saranno realizate e rinforzate le recinzioni nel perimetro della struttura universitaria), ma il problema è che i cani si spostano anche in via Santa Sofia, mettendo a repentaglio l’incolumità di centinaia di persone.
“Bisogna fare qualcosa e subito – afferma Giuseppe D’Angelo, coordinatore Fials del Policlinico di Catania – lancio un appello ad Asp e Comune di Catania, non si può andare avanti così. In questo senso, a proprie spese, l’Azienda Policlinico si sta facendo carico delle spese per evitare l’intrusione di cani dall’esterno, ma è ovvio che le istituzioni debbano fare la loro parte”.
Emergenza randagismo che attanaglia anche il nuovo ospedale “San Marco” a Librino, dal giorno dell’apertura un branco di cani fa la spola con i viali attorno alla struttura, entra ed esce indisturbato, pronto a colpire nell’indifferenza generale delle istituzioni e di chi dovrebbe preservare gli utenti e gli stessi animali.
Catania, invasione di cani al Policlinico
di Tonino Demana. Emergenza randagismo negli ospedali, D'Angelo (Fials): "Si vive nella paura, Comune e Asp intervengano"