CATANIA – Continuano i controlli della polizia nei quartieri di Librino e San Giorgio mirati ad arginare il dilagante fenomeno dei reati ambientali e truffa aggravata ai danni dello Stato. Nel mirino è finita un’autocarrozzeria di oltre 200 metri quadrati, pubblicizzata da una gigantesca insegna esposta sulla pubblica via. I poliziotti, attirati dal cattivo odore derivante dai fumi della verniciatura, hanno accertato criticità in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro. Disastrose le condizioni del bagno fatiscente, sporco e senza mancanza di dispositivi di sicurezza.
I due gestori, di cui uno pregiudicato, erano sprovvisti della necessaria autorizzazione per l’immissione dei fumi nocivi, creando un potenziale danno all’ambiente ed un costante disturbo ai residenti.
Da un controllo più approfondito, all’interno dell’autocarrozzeria è stata individuata una porta che consentiva l’accesso all’interno di un deposito ove vi era un luogo di raccolta e gestione di rifiuti speciali non bonificati quali pezzi di ricambio; l’attività veniva probabilmente esercitata in modo illegale. Non solo, tre dipendenti erano sprovvisti di regolare contratto ed erano in servizio senza mascherina e senza e privi sistemi di protezione individuale; uno dei lavoratori è indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, nel caso specifico, perché percepisce indebitamente l’indennità di disoccupazione.
I titolari sono accusati per reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e ambientali di gestione illegale di rifiuti speciali ed immissione nociva dei fumi nell’atmosfera Sequestrati il forno utilizzato per la verniciatura e molteplici attrezzi e strumenti utili per l’esercizio dell’attività.
Catania: sigilli ad autocarrozzeria illegale
Riscontrate gravi irregolarità amministrative e ambientali, i fumi della verniciatura raggiungevano le vicine abitazioni