CATANIA – “In base alla normativa vigente, l’Azienda Asec spa, partecipata del Comune di Catania di distribuzione urbana del gas naturale, è obbligata a fare la lettura dei contatori con cadenze periodiche, stabilite in base a diverse fasce di consumi annui. In caso di mancato rispetto della rilevazione, l’Asec entro 30 giorni deve risarcire l’utente con un indennizzo automatico di 35 euro. Se tale indennizzo non viene corrisposto, dopo 6 mesi l’importo del risarcimento viene triplicato: 105 euro per ogni mancata lettura”. La denuncia è del gruppo consiliare del M5s al Comune di Catania.
“L’Asec ha rispettato la normativa e, in caso contrario, ha effettuato i rimborsi a tempo debito? – si chiedono i 5 consiglieri comunali – Secondo i dati raccolti dal gruppo consiliare del M5s, sembrerebbe di no. Inutili sono state le richieste di chiarimento che il MoVimento ha rivolto all’Asec: l’azienda non ha dato indicazioni significative né sulle criticità e sulle carenze del servizio, segnalate da molti utenti, né sui provvedimenti adottati”.
A questo punto, i consiglieri del MoVimento 5 Stelle si sono rivolti all’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), chiedendo un intervento urgente a tutela degli interessi dei clienti finali dell’Asec. Nel documento (inviato per conoscenza anche al sindaco Pogliese e all’assessore al Bilancio), primo firmatario Graziano Bonaccorsi, si fanno notare alcune presunte “anomalie”, basate anche su numerose segnalazioni dei cittadini: per una gran quantità di utenti delle prime tre (su quattro) fasce di consumi, almeno per tutto il 2018, l’Asec non avrebbe mai conteggiato le bollette su letture effettive, ma solo stimate e, per di più, non avrebbe mai accreditato alcun indennizzo. Sembra, inoltre, che l’Asec non disponga di un proprio personale per la lettura dei contatori e che non abbia mai affidato a terzi tale servizio.
“Se quanto denunciato dal M5S fosse accertato, l’eventuale danno per gli utenti ammonterebbe ad alcuni milioni di euro all’anno e non all’irrisoria cifra di 70 mila euro che l’Asec ha dichiarato di aver già corrisposto – concludono – In caso di una conferma da parte dell’Autorità di Regolazione, sarebbe una brutta tegola per la partecipata del nostro comune. Sarà l’Arera a fare chiarezza”.