CATANIA – Questa mattina diversi disoccupati appartenenti al “comitato reddito/casa/lavoro” (prima solo “casaxtutti”) hanno manifestato all’ingresso del centro per l’impiego di Catania di via Nicolò Giannotta per protestare contro le condizioni di disagio che vivono. L’iniziativa è inserita in una settimana di lotta che coinvolge vari comitati in tutta Italia, da Perugia a Catania, sotto un’unica parola d’ordine “Vogliamo tutto”.
“Casa e lavoro sono due problemi collegati – dichiara Giuseppe, senzatetto e disoccupato -, per questo abbiamo capito che avere un tetto sulla testa non basta per sfamare le nostre famiglie. Il centro per l’impiego è un ufficio che svolge il ruolo di primo interlocutore per chi vive una vita precaria, senza lavoro. La misura del reddito di cittadinanza non è sufficiente per tutti: sono tantissime le famiglie che per via di problemi inerenti al sistema non sono riuscite a godere della misura restando tagliate inesorabilmente fuori”.
Mario, disoccupato, sostiene che “in una città come Catania, in un Sud sempre più devastato dalla povertà, le misure che agevolano i disoccupati sono assenti. Siamo costretti ad accettare lavoretti precari iper sfruttati, in nero, senza alcuna garanzia. Per il comune di Catania deve essere una priorità costituire un piano progettuale per lottare contro la disoccupazione e lo sfruttamento nel posto di lavoro”.
Infine, Giovanna, madre senza casa: “Da ormai più di vent’anni le liste di assegnazione per gli alloggi popolari non scorrono. Potrebbero essere investiti finanziamenti europei e non per progetti di edilizia popolare. Giusto qualche mese fa il sindaco Pogliese dichiarava che 40 milioni verranno investiti al più presto per sbloccare la situazione, ci attendiamo che le promesse vengano rispettate e rimarremo vigili”.
L’ingresso è stato presidiato per circa un’ora, nella quale i membri del comitato hanno pubblicizzato il progetto di lotta sulle questioni del reddito, della casa e del lavoro.
L’assalto dei senzacasa catanesi: “Tagliati fuori dal reddito di cittadinanza”
Protesta davanti al centro per l'impiego: "Chiediamo un lavoro"