PALERMO – “La Sicilia ha bisogno più che mai di avere donne e uomini di buona volontà che finalmente portino dignità, modernità e normalità a una regione che purtroppo per tanti anni è stata dimenticata. Saremo al fianco del governo regionale per avviare una interlocuzione con Anas ed Rfi in modo da portare a casa i tanti risultati di cui la Sicilia ha bisogno”. Con queste parole il vice ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ha commentato l’incontro nel pomeriggio a Palazzo d’Orleans, dove è stato ricevuto dal presidente Nello Musumeci, suo avversario politico in questi anni, e dagli assessori Marco Falcone e Ruggero Razza.
“Abbiamo parlato anche di nuove infrastrutture che si possono realizzare nel nostro territorio – ha affermato Cancelleri -. Staremo con un occhio e mezzo attenti ai nodi del passato e alle criticità e con il rimanente alle nuove infrastrutture”.
Il vice ministro ha detto che sono stati fatti passi avanti nella vicenda Cmc che permetteranno di pagare i piccoli fornitori: “Per la questione Cmc, è già all’Avvocatura di Stato l’atto di transazione tra Cmc e Anas che porterà 52 milioni di euro nelle casse della società ravennate e che darà ossigeno. Sono ripartiti i cantieri sulla Agrigento-Caltanissetta e apriremo altri 7 chilometri di strada. Abbiamo anche parlato della possibilità di aggredire i tempi di realizzazione della Siracusa-Gela e capire se possiamo attaccare i lavori anche dall’altro lato dell’autostrada. Ne parlerò col ministro Paola De Micheli che sarà con me a Palermo il prossimo 14 ottobre”.
Per Musumeci “è importante la collaborazione istituzionale tra governo regionale e nazionale chiamati per le proprie competenze a dare risposte soprattutto in termini temporali. Siamo vittime, a Roma come a Palermo,di una burocrazia fatta di lacci e lacciuoli”.
“Questo impegno dell’onorevole Cancelleri – ha sottolineato Musumeci – è per noi motivo in più di speranza. Le infrastrutture hanno bisogno di tempi veloci e senza lo sviluppo rimane un obiettivo lontano, su questo ci siamo confrontati, e lo faremo anche nelle prossime settimane nella consapevolezza di avere un vice ministro siciliano che conosce i problemi della Sicilia e che può diventare interlocutore importante e prezioso e al tempo stesso una buona occasione per superare errori che nel passato si sono consolidati a livello romano, dove non sempre si è stati attenti ai nostri problemi. Abbiamo parlato di infrastrutture viarie, della possibilità di completare i lavori sulla Messina-Catania-Siracusa-Gela e anche della Ragusana, oltre che dell’autostrada Catania-Palermo, dei lavori della Cmc e dei lavori ferroviari”.
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