Ocean Viking chiede un porto all’Italia

La nave è al largo della Libia con 82 migranti a bordo, una donna incinta trasferita con il marito a Malta in elicottero. Silenzio del nuovo ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese

CATANIA – Poteva partorire a bordo da un momento all’altro la donna al nono mese di gravidanza soccorsa domenica scorsa dalla Ocean Viking. Troppo rischioso, hanno valutato i medici della nave di Sos Mediterranee e Msf, che hanno quindi chiesto ad Italia e Malta l’evacuazione medica con un elicottero. Sono state le autorità dell’isola a rispondere ed organizzare il trasporto della donna insieme al marito. La nave ha ribadito la richiesta di far scendere anche gli altri 82 soccorsi a bordo.
E, dopo il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, oggi anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, sollecita lo sbarco. “Vediamo se il nuovo Governo riapre i porti”: se lo farà “sarà un pessimo segnale”, la sfida dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Mentre continua a tacere la nuova ministra Luciana Lamorgese.
Risale a domenica scorsa il primo intervento della Ocean Viking al largo della Libia: 50 persone su un imbarcazione in difficoltà. La nave è quindi rimasta in zona e ieri ha preso altri 30 migranti soccorsi da un veliero mentre si trovavano su un gommone. Le autorità libiche – competenti sull’area – hanno offerto Tripoli come ‘place of safety’, porto sicuro dove sbarcare gli 84. Offerta respinta dalle ong: “la Libia non è un porto sicuro”.
Nel primo pomeriggio la decisione di dirigersi verso nord e di chiedere ad Italia e Malta l’evacuazione medica della donna incinta, che ha “sviluppato gravi complicazioni mediche”. Si tratta, spiega Msf, “di una misura precauzionale dettata dalla preoccupazione per potenziali complicanze che potrebbero insorgere durante un parto a bordo”.
Un elicottero si è alzato in volo dall’isola, si è diretto verso la nave ed ha portato a termine l’evacuazione. Nessuna risposta da Malta e La Valletta, invece, per quanto riguarda il ‘place of safety’ per gli altri 82 ospiti. Per ora, dal Viminale, l’unico atto formale è stato ribadire attraverso la Guardia costiera ad un’altra nave umanitaria, la Alan Kurdi, che era ancora in vigore il divieto di ingresso nelle acque territoriali firmato da Salvini, Trenta e Toninelli.
Nessuna firma analoga al momento per la Ocean Viking da parte di Lamorgese. Ed il Pd continua a spingere sulla riapertura dei porti alle ong. Per Davide Sassoli la Ocean Viking “deve sbarcare. Cosa pensano, di risolvere il problema dell’immigrazione tenendo in mare, 100, 200, 300 persone?”. Salvini non ci sta. “C’è una nave delle ong – rileva – che sta raccogliendo decine di immigranti nel Mediterraneo. Vediamo se il nuovo Governo riapre i porti. L’Italia non può essere il campo profughi dell’Europa”.

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