CATANIA – E’ sulla vicenda del ponte Graci, l’infrastruttura che collega i comuni di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco, che è intervenuta con una mozione presentata all’Ars la deputata Jose Marano. Lo scorso 5 settembre, a causa di un incidente dovuto a un trasporto eccezionale, si è deciso per l’abbattimento del ponte che sovrasta la statale 121.
“Il ponte tra Motta e Misterbianco rappresenta un’arteria di collegamento nodale per i cittadini dei due Comuni interessati e proprio per questo ci saremo aspettati una maggiore chiarezza e programmazione da parte della Regione. Dalle prime avvisaglie – considerando anche i tempi biblici a cui ci ha abituati la politica regionale – sembra che ci saranno mesi e mesi di attesa per la ricostruzione del ponte”.
“Per questa ragione, preso atto che l’assessore Falcone ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro per la ricostruzione, vogliamo sapere se esiste un cronoprogramma dei lavori, una tempistica e chiedo al governo di stanziare concretamente le somme necessarie per fare partire la gara al più presto e non solo sulla carta”, spiega la deputata.
“Quello che teme l’intero territorio – aggiunge Marano – è che ci saranno tempi lunghissimi con un disagio enorme. Il ponte è un’arteria vitale per Misterbianco e Motta, specie in questa fase di riapertura delle scuole, degli uffici e di tutte le attività. I problemi alla circolazione sono già evidentissimi e per questa ragione servono risposte immediate e anche un piano b. Infatti ho chiesto al governo regionale se siano stati avviati studi di fattibilità per la realizzazione di un’opera alternativa, economicamente e strutturalmente più idonea”.
“Della vicenda ho interessato anche i nostri portavoce nazionale e ringrazio Luciano Cantone, deputato e componente della commissione trasporti, che ha già sollecitato sia il ministero sia l’Anas per un intervento risolutivo”, ha aggiunto Jose Marano.
“Ho già avuto modo – spiega Cantone – di avere un colloquio con i vertici dell’Anas per chiedere informazioni in merito. I tempi previsti per la ricostruzione, che potrebbero superare I 12 mesi, non sono sostenibili dai cittadini. Non possiamo permettere che due città vengano penalizzate in questo modo e che non vi siano già cronoprogrammi e progetti per attenuare il disagio. Continueremo a vigiliare”.