RIACE (REGGIO CALABRIA) – Da “paese dell’ accoglienza”, conosciuto e studiato in tutto il mondo, a “paese dei Santi Medici Cosma e Damiano”. La parabola del dopo Mimmo Lucano, a Riace, comunità della Locride diventata sinonimo di convivenza e integrazione tra razze e culture, si arricchisce di un nuovo capitolo. A sancirlo è la sostituzione, disposta dall’Amministrazione comunale eletta nelle amministrative del maggio scorso, del cartello di benvenuto che solo fino a qualche giorno fa riceveva nel “paese dell’accoglienza” quanti approdavano nel borgo del centro della Locride, attratti dall’utopia di “Mimmu u curdu”, con un’insegna nuova di zecca installata nello stesso luogo e che cancella ogni riferimento a quella precedente, elemento distintivo per anni, sostituendola con il richiamo spirituale e l’effigie dei Santi Medici. Ha suscitato prevedibili polemiche e reazioni la scelta compiuta dal Comune di Riace che, secondo molti, potrebbe preludere ad altre iniziative similari di archiviazione del passato.
Iniziative mirate a far dimenticare quanto fatto in questi ultimi due decenni per rivitalizzare le case abbandonate dai riacesi sparsi per il mondo con famiglie di migranti in cerca di futuro. É stato il sindaco di Riace, Antonio Trifoli, a procedere al cambio dei cartelli. Indossando la fascia tricolore, assieme ai due sacerdoti della cittadina, don Giovanni Coniglio e don Giovanni Piscioneri, il primo cittadino ha materialmente fissato a terra il nuovo pannello stradale.
Una decisione che, ha spiegato l’Amministrazione comunale, non ha alcuna motivazione polemica, ma si collega direttamente ad una ricorrenza religiosa, i 350 anni dall’arrivo in paese delle reliquie dei Santi Medici nella devozione dei quali, in paese, è stato in passato costruito un Santuario che è meta di pellegrinaggi di fedeli provenienti da tutta la Calabria e non solo. Una scelta, quella del sindaco Trifoli, che tuttavia archivia plasticamente vent’anni di gestione amministrativa da parte di Mimmo Lucano improntata all’accoglienza e all’integrazione dei migranti.
Un’attività che aveva portato all’inserimento dell’ex sindaco tra le 50 personalità mondiali più influenti individuate dalla rivista Usa Forbes, ma anche alla realizzazione del film “Il Volo”, di Wim Wenders, e di una fiction Rai, con protagonista Beppe Fiorello proprio nel ruolo di Lucano, mai andata in onda. Rientrato da qualche settimana a Riace, dopo la revoca del divieto di dimora disposta dal Tribunale di Locri, l’ex sindaco è tuttora imputato nel processo scaturito dall’operazione Xenia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.
Riace non è più paese dell’accoglienza
Adesso campeggia un pannello dedicato ai Santi Medici Cosma e Damiano, l'attuale Amministrazione comunale "cancella" Mimmo Lucano