ROMA – La polizia, coordinata dalla Procura di Roma e dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol, sta eseguendo la più vasta operazione antipirateria mai condotta nel settore delle Iptv (web tv) illegali, che consentono di usufruire gratuitamente di canali satellitari a pagamento.
L’operazione interessa numerosi Paesi europei: in Italia sono coinvolti 5 milioni di utenti, che saranno ora oscurati. Si tratta di un volume d’affari di 2 milioni di euro al mese.
In particolare gli utenti della piattaforma Xtream Codes, sequestrata dalla Gdf, rischiano multe da 2.500 a 25 mila euro. Al momento dello “spegnimento” c’erano 700 mila utenti collegati, e un potenziale di 5 milioni di utenti totali, che con un abbonamento da 12 euro al mese riuscivano a guardare i programmi trasmessi dalla principali pay tv e dalla piattaforme a pagamento.
“Individueremo gli utenti italiani e verranno perseguiti”, ha spiegato il colonnello Giovanni Reccia, comandante del Nucleo speciale tutela della privacy e frode tecnologica. L’indagine, svolta in collaborazione con Eurojust, è a carico di 25 soggetti, tra cui due greci, ideatori della piattaforma.
Base dell’organizzazione in Italia è Napoli, con collegamenti in 9 città italiane. Nell’ordinanza di sequestro preventivo di risorse web, conti correnti e carte di debito, a carico degli indagati, il gip di Napoli sottolinea che è stato trovato “un sofisticato sistema organizzato di frode finalizzato alla captazione e diffusione di prodotti destinati alla tv a pagamento, con notevole danno ai titolari dei diritti ed evidente frustrazione del libero mercato”. Agli accertamenti hanno collaborato i tecnici del reparto antifrode di Sky.
Tv pirata, oscurati 5 milioni di italiani
Maxi operazione in tutta Europa: gli utenti rischiano fino a 25.000 euro di multa