PALERMO – Cinque mesi di indagini, otto ordinanze di misure cautelari per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. È il bilancio dell’operazione denominata “Pablito”, con cui i carabinieri sono riusciti a smantellare la filiera dello spaccio che riforniva di hashish la piazza di Misilmeri (Pa).
Tre degli indagati sono stati condotti nella casa circondariale di Termini Imerese: Salvatore Baiamonte, 47 anni, Matteo Algozzino, 41 anni, e Giuseppe Pizzo di 25; il quarto, Pietro Perez, 31 anni, è agli arresti domiciliari, mentre ad altri tre indagati è stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, nonché dell’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. L’ottavo indagato infine, il diciottenne B.G. che però all’epoca dei fatti era ancora minorenne, si trova nel carcere minorile “Malaspina” di Palermo.
L’attività investigativa, condotta dai carabinieri della compagnia di Misilmeri e coordinata dalla procura di Termini Imerese, attraverso pedinamenti e servizi di osservazione ha consentito di documentare oltre 600 episodi di spaccio da parte degli indagati nei confronti di ragazzi, molti dei quali minorenni.
I pusher facevano capo a Salvatore Baiamonte il quale si riforniva di ingenti quantitativi di hashish da alcuni “grossisti” palermitani tra i quali Giuseppe Pizzo e Matteo Algozzino.
Gli indagati, per fare riferimento allo stupefacente per telefono, utilizzavano termini convenzionali come “croccantini”, “cose marroni”, “lenticchie”, “pigiamini”. Durante le indagini i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato 3 persone, sequestrato circa 700 grammi di hashish e segnalato alla prefettura decine di clienti.
Misilmeri, le dosi di droga erano lenticchie
Operazione Pablito: smantellata la filiera dello spaccio che riforniva di hashish la piazza del paese. VIDEO