Il Distretto sanitario di Agrigento ha indetto un incontro con i medici di medicina generale aderenti alle aggregazioni funzionali territoriali finalizzato a fornire strumenti utili per potenziare il ruolo del medico di famiglia nelle azioni di prevenzione dei tumori alla mammella, alla cervice uterina e al colon-retto.
L’iniziativa, svoltasi presso la sede dell’Ordine dei medici di Agrigento, ha coinvolto circa sessanta sanitari, pari al cinquanta percento del numero dei medici distrettuali, e sarà seguita da una nuova data, il 26 ottobre prossimo, grazie alla quale sarà coinvolta la restante metà dei professionisti.
Nel corso dell’incontro è emerso il ruolo di centrale importanza ricoperto dal medico di base nel guidare e consigliare i propri assistiti orientandoli opportunamente verso la saggia scelta di aderire agli screening per la diagnosi precoce dei tumori.
L’appuntamento organizzato dal Distretto sanitario di Agrigento avrà eco anche presso gli altri distretti Asp secondo una precisa strategia aziendale che mira a innalzare sempre più la percentuale di adesione ai programmi “salva vita” degli screening oncologici.
L’incontro appena concluso, coordinato dal direttore del Dsb di Agrigento, Giuseppe Amico, ha registrato gli interventi di Angela Matina, referente del Centro Gestionale Screening di Agrigento, di Riccardo Mandracchia, radiologo in servizio presso l’ospedale di Agrigento, e di Domenico Costa, direttore dell’Unità operativa complessa Consultori territoriali.
Agrigento, medici di famiglia studiano strategie di prevenzione
di Nuccio Sciacca - Si comincia dai tumori di colon, utero e mammella