La sfiducia ad Andrea Camplone e i contatti con Cristiano Lucarelli. La panchina del Catania è in bilico, gli scenari in evoluzione. Dopo il devastante 5-0 rimediato contro la Vibonese, il divorzio dall’attuale allenatore è diventato argomento di inevitabile attualità.
La dirigenza etnea non ha ritenuto accettabile l’ennesima sconfitta in trasferta, stavolta tradottasi in una vera umiliazione, e si è attivata per un avvicendamento tecnico. La prima condizione necessaria è un accordo per la risoluzione con Camplone, vincolato al club fino a fine stagione e deciso a non dimettersi.
Data la situazione economica non florida della società, che ha già a libro paga Andrea Sottil, la dirigenza vorrebbe evitare di mantenere tre tecnici sotto contratto ma intanto ha sondato la disponibilità di Cristiano Lucarelli, già alla guida dei rossazzurri nel campionato 2017-2018, concluso con 70 punti e il secondo posto nella stagione regolare e una sfortunata eliminazione ai rigori nella semifinale play off con il Siena.
Lucarelli ha dato una disponibilità di massima, a patto di non firmare per soli otto mesi. Il tecnico livornese, più che riscontri economici, ha chiesto garanzie contrattuali. In altri termini: ok a un ingaggio in linea con un periodo non florido per il Catania, ma contratto di una stagione e mezza sino a giugno del 2021.
Il Catania resta attivo su due tavoli. E intanto il turno infrasettimanale di mercoledì sera con il Bisceglie si avvicina.