MESSINA – Viadotti che perdono pezzi, cartelli stradali che collassano e restano adagiati a terra per mesi (è il caso dell’indicazione Messina Sud Tremestieri), la Tangenziale di Messina un pericolo dal basso e dall’alto. Enormi pezzi in cemento si sono staccati ieri sera dal viadotto “Trapani”, colpendo in pieno tre auto in sosta, due delle quali hanno riportato seri danni alla carrozzeria.
L’episodio si è verificato in un’area che almeno teoricamente dovrebbe essere sicura, visto che il piazzale sottostante il viadotto è adibito a “ricovero” della Protezione civile in caso di emergenze. Ma la vera emergenza sono i continui crolli di calcinacci che si staccano dalle pareti ammalorate dei ponti e che mettono a repentaglio l’incolumità dei passanti.
Immaginate se uno di questi massi, precipitato da un’altezza di 30 metri circa, fosse finito su qualche persona. Per fortuna i danni solo limitati alle vetture, una Fiat “Punto” ha avuto distrutto il lunotto posteriore con il proprietario che può considerarsi miracolato. Oltre ai vigili del fuoco che hanno delimitato l’area, sul posto sono arrivati la polizia stradale e i funzionari del Consorzio autostrade siciliane, ente che gestisce le disastrate A18 e A20.
Verifiche sono in corso per programmare interventi di messa in sicurezza. Il 27 giugno scorso un simile episodio si è verificato nel viadotto “Ritiro”, in quel caso i calcinacci sfiorarono le abitazioni sottostanti. Campanelli d’allarme che suonano con insistenza e che meritano di essere presi in considerazione da parte degli organi competenti, prima che sia troppo tardi…
Massi si staccano dai viadotti: Sos sicurezza
di Tonino Demana. Tragedia sfiorata a Messina: auto centrate da grossi pezzi di cemento caduti da un ponte, verifiche in corso dal Cas