CATANIA – I carabinieri del Nas di Catania, durante i controlli all’interno di alcune aziende apistiche nel territorio di Zafferana Etnea, hanno sequestrato diverse decine di tonnellate di miele semilavorato per il quale non era stata minimamente dimostrata l’origine e la provenienza, in violazione della procedura di rintracciabilità commerciale. “E’ pratica accertata e diffusa che alcuni produttori anche per ovviare a tali carenze produttive, decidono di rifornirsi di partite di miele di diversa provenienza, anche estera e non certificata” spiegano i carabinieri di Catania.
I produttori e i commercianti, infatti, sono tenuti per legge a informare il consumatore finale, apponendo un’etichetta dalla quale ci si può accertare della natura dell’alimento, dello stabilimento produttivo, della zona di provenienza, dell’eventuale presenza di allergeni ed altre caratteristiche salienti.
La cosiddetta “filiera alimentare” è obbligatoria per legge dal 2005 e permette ai consumatori non solo di conoscere le caratteristiche qualitative del prodotto, ma anche la provenienza e l’esatta origine, a garanzia della genuinità e salubrità dell’alimento in tutte le fasi di produzione, trasformazione e vendita.
L’intero quantitativo di miele è stato sottoposto a vincolo sanitario con la collaborazione di personale medico del locale distretto veterinario dell’Asp con il quale sono stati prelevati alcuni campioni da sottoporre ad analisi chimiche per accertare la conformità e salubrità del prodotto.
Zafferana, scoperti i furbetti del miele
I Nas sequestrano decine di tonnellate di prodotto semilavorato, c'è il sospetto che sia stato mischiato con partite provenienti dall'estero