PALERMO – Silvio Berlusconi verrà sentito nel processo d’appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia come testimone assistito, status che gli dà la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere su circostanze che potrebbero riguardare la sua posizione.
Qualora il fondatore di Forza Italia, però, decidesse di rispondere dovrà dire la verità. L’ha deciso la Corte di assise di appello di Palermo che ha disposto la citazione di Berlusconi, che sarà accompagnato dai suoi legali, per l’11 novembre prossimo.
Stato-mafia, Berlusconi teste “assistito”
Il leader di Forza Italia può non rispondere, ma se accetta deve dire verità. L'11 novembre comparirà davanti ai giudici di Palermo