CATANIA – Una targa in onore di Géza Kertész, alle spalle della Tribuna A dello stadio Angelo Massimino di Catania. E’ arrivato il riconoscimento per il calciatore e allenatore ungherese, guida della squadra etnea in occasione della prima promozione in Serie B nel 1933-‘34, ucciso dai nazisti per aver organizzato un gruppo di resistenza assieme ad altri sportivi.
L’idea è nata grazie al libro “Due eroi in panchina” del giovane scrittore-giornalista catanese Roberto Quartarone, che ha riportato alla luce la storia Kertész e István Tóth, due allenatori che vissero in Italia una parte consistente della loro carriera e persero la vita per lo stesso motivo.
Una vicenda talmente toccante da aver trovato un adattamento teatrale, “Il Bradipo e la Carpa”, realizzato dalla Compagnia Carnevale e portato in scena negli ultimi anni in molte scuole del Nord.
Paradossalmente proprio a Catania il regista-attore Antonio Carnevale e l’attore Riccardo Stincone non si erano mai esibiti: lo hanno fatto al cortile della Cgil nel giorno dell’inaugurazione della targa, avvenuta in presenza del sindaco Salvo Pogliese e del console d’Ungheria Tamas Heintz.
Una targa per l’allenatore del Catania che commuove gli studenti di tutta Italia
Ucciso dai nazisti: grazie al libro di un giovane giornalista etneo la cerimonia al Massimino e una rappresentazione teatrale che gira per le scuole