CATANIA – Sulla vicenda dell’Università di Catania il Codacons annuncia un esposto alla Corte dei Conti della Sicilia, affinché sia aperta una indagine volta a verificare eventuali danni erariali. In base ad alcuni dati pubblicati di recente dai mass media – spiega i Codacons – sembrerebbe che l’Ateneo, nell’esercizio 2018, abbia speso per gli stipendi del personale (docenti e non) l’80% del totale delle sue entrate, provenienti dalla fiscalità generale (FFO) e dagli studenti (tasse studentesche).
Il superamento di tale tetto di spesa (fatto molto grave, senza precedente nell’ateneo catanese ed evento assai raro nell’intero panorama universitario nazionale) è certificato dal decreto MIUR n. 740 dell’8 agosto 2019, registrato dalla Corte dei conti in data 11 settembre 2019 ( https://www.miur.gov.it/web/guest/-/decreto-ministeriale-n-740-dell-8 agosto-2019-contingente-assunzionale-delle-universita-punti-organico-2019).
Nel 2018, dei 183,1 milioni di euro di entrate nette, quasi 150 milioni di euro sarebbero andati a finanziare le spese per il personale a carico dell’ateneo. Tutto ciò a fronte di una pesante perdita di iscrizioni, con un calo degli studenti che arriverebbe al -30%. Dati su cui ora il Codacons chiede alla magistratura contabile di fare luce, per verificare se i conti dell’Università di Catania possano configurare eventuali sprechi di soldi pubblici con conseguente danno per l’Erario.
Università: esposto alla Corte dei conti
Catania. Lo annuncia il Codacons che vuole vederci chiaro sulla gestione contabile dell'Ateneo