CATANIA – La polizia ha effettuato dei controlli nei pressi di un Villaggio ubicato all’interno dell’Oasi del Simeto dove hanno notato un netturbino che buttava un sacco di rifiuti nero e di grande dimensioni, preso dal cofano della sua auto, nei cassonetti urbani.
Il conferimento fuori orario ha insospettito i poliziotti proprio perché a gettare la spazzatura era proprio un operatore ecologico con tanto di attrezzatura di lavoro al seguito. Avviate le indagini e acquisite alcune dichiarazioni testimoniali e la documentazione nella la sede società presso cui lavora l’operatore ecologico riguardante le timbrature degli orari di lavoro di detto operatore, è emerso che il dipendente, per 5 giorni, avrebbe abbandonato in anticipo la zona che avrebbe dovuto pulire per tornare a casa sua nel Villaggio Oasi del Simeto.
A fine turno di lavoro, alle 12.20 circa, l’uomo ha firmao l’uscita attestando falsamente di aver pulito regolarmente le vie pubbliche. Messo di fronte al fatto compiuto, l’operatore ecologico ha ammesso le proprie responsabilità e, al fine di ridimensionare il danno, ha chiesto retroattivamente i permessi orari che, chiaramente, non gli sono stati accolti in quanto già aveva timbrato falsamente l’entrata e l’uscita. Alla luce di quanto accertato, l’operatore è stato indagato in stato di libertà per il reato di interruzione di pubblico servizio.