PALERMO – Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione l’ex governatore siciliano Rosario Crocetta. Il procedimento nasce dall’inchiesta sull’armatore trapanese Morace.
Il giudice si è dichiarato incompetente per territorio per tutti gli altri imputati tra cui l’ex sottosegretaria Simona Vicari, anche lei indagata per corruzione.
Il gip di Palermo ha rimandato gli atti alla Procura perché li trasmetta a Trapani, sede, secondo il magistrato, competente sulla vicenda. Il processo si sposta per: l’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, Marianna Caronia, Giuseppe Montalto, Salvatrice Severino, Simona Vicari, Massimo Finocchiaro, Sergio Bagarella, Lucio Cipolla, Elisabetta Miceli, Ettore Morace, Giacomo Monteleone e la Liberty Lines.
Crocetta comparirà a febbraio davanti al tribunale di Palermo insieme a Ettore Morace, che è stato rinviato a giudizio per questa vicenda mentre per le altre accuse si troverà davanti al gip di Trapani, e all’ex segretario Massimo Finocchiaro. E’ stata stralciata invece per motivi di salute la posizione di Vittorio Morace. Il procedimento a suo carico è stato sospeso: l’11 dicembre si deciderà se l’imputato è in grado di partecipare al giudizio.
L’inchiesta che ha portato all’udienza preliminare di oggi portò all’arresto dell’armatore Ettore Morace, dell’allora candidato a sindaco di Trapani Girolamo Fazio e del consulente della Regione Giuseppe Montalto. I magistrati ipotizzarono un vero e proprio sistema corruttivo che ruotava attorno agli armatori Morace proprietari della più grande compagnia marittima di aliscafi d’Europa, la trapanese Ustica Lines, poi ribattezzata Liberty Lines.
Per gli investigatori Morace, grazie ai suoi rapporti con politici come Vicari e Fazio e alla connivenza di consulenti e funzionari della Regione, avrebbe consolidato il suo impero. Intascando, attraverso le stime gonfiate delle compensazioni regionali, fondi che non avrebbe dovuto avere. O risparmiando milioni di euro grazie a un emendamento alla Legge di stabilità voluto dalla Vicari, che abbassava l’Iva sui trasporti marittimi dal 10 al 4%: operazione che avrebbe portato un ammanco di 7 milioni nelle casse dello Stato.
La politica, che si dimise dopo l’avviso di garanzia, in cambio avrebbe ricevuto un Rolex. Crocetta, invece, secondo l’accusa ha ottenuto 10 mila euro in due tranche per il suo movimento politico “Riparte Sicilia”. In cambio Crocetta avrebbe fatto pressioni sulla Regione per favorire la Ustica Lines aumentato le corse per le isole.
Corruzione: Crocetta a giudizio
L'ex governatore è accusato di aver intascato soldi dall'armatore trapanese Morace