CATANIA – Ventuno comparse provenienti dell’Istituto tecnico aeronautico Artuto Ferrarin, 20 figuranti truccati che simulavano i feriti nell’incidente, il personale Sac, gli osservatori dell’Enac e della Protezione civile, i rappresentanti della prefettura, 4 mezzi dei vigili del fuoco aeroportuali supportati da 2 mezzi provenienti dal comando centrale, 2 ambulanze del soccorso aeroportuale dell’Ontario Group supportate da un mezzo del 118 e da uno della Croce rossa.
E’ stato uno spiegamento di mezzi notevole nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi per la simulazione di incidente aeroportuale organizzata dalla Sac; un test obbligatorio secondo la normativa nazionale e internazionale per mettere alla prova la funzionalità del sistema di sicurezza e soccorso e l’operatività del nuovo Coe, il Centro operativo per l’emergenza inaugurato la scorsa settimana.
L’esercitazione è scattata alle ore 23.45, subito dopo l’atterraggio dell’ultimo volo del 27 novembre, ed è terminata intorno alle 3 del mattino, prima dell’atterraggio del primo volo del giorno 28.
“Il test ci soddisfa – spiega Claudio Pulvirenti, direttore regionale Usmaf Sasn Sicilia del -inistero della Salute -. Abbiamo incardinato, nella campagna dell’emergenza aeroportuale, anche il malato altamente contagioso proveniente da un Paese dove è in corso un’epidemia da malattia infettiva. La gestione di un’emergenza di questo tipo non è facile per nessuno, ma noi abbiamo personale preparato e strumenti adeguati. Abbiamo testato il funzionamento della sicurezza sanitaria del Paese”.
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