CATANIA – Al progetto di recupero e valorizzazione dell’arco trionfale settecentesco è stato assegnato il 17° posto nella graduatoria resa nota dal Fai, perdendo per sole quattro posizioni la possibilità di ottenere il finanziamento, concesso ai primi tredici classificati in tutta Italia.
Il progetto è stato dichiarato “ammesso ma non finanziato”, a conferma della bontà dell’intervento di recupero e valorizzazione messo a punto dai progettisti dell’associazione. Una dicitura che lascia l’amaro in bocca all’associazione Acquedotte_Arte, Architetture, Aree urbane che aveva candidato il bene a “Luogo del cuore”, ottenendo il sostegno economico del Comune di Catania, mobilitando la città e testimonial eccellenti in una campagna che aveva fatto scalare in pochi mesi la classifica piazzandosi 28esimo con 14mila voti. Ma, evidentemente, non è bastato.
La campagna del Fai è servita comunque ad accendere i riflettori su un monumento simbolo della città di Catania. Riflettori che continueremo a tenere ben puntati sulla Porta. Acquedotte infatti, non si ferma, sapendo di avere ancora a fianco il Comune che conferma il suo sostegno economico. Ora l’appello alle forze imprenditoriali della città per sponsorizzare il progetto e ai cittadini per partecipare a una campagna di crowd funding. Piccole e grandi somme che ci potranno aiutare ad aprire ed a rendere finalmente fruibile Porta Garibaldi che, anche al di fuori della graduatoria, mantiene un posto speciale nel cuore dei catanesi.
“Luoghi del cuore”, Fortino bocciato dal Fai
Catania. All'arco settecentesco assegnato il 17° posto, finanziamento saltato per un soffio. Acquedotte non si arrende e chiede il sostegno dei privati