CATANIA – Ha agito in stato di grave turbamento per una situazione di pericolo in atto: temeva per la propria vita e, soprattutto, per quella della moglie. E’ la linea centrale dell’arringa degli avvocati Orazio Gulisano e Michele Liuzzo che difendono il gioielliere di Nicolosi, Guido Gianni, il 58enne che il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo che avevano assaltato il suo negozio, minacciando di uccidere la moglie con una pistola poi risultata a salve e senza il tappo rosso.
Alla Corte d’assise di Catania i penalisti hanno anche chiesto l’applicazione della legittima difesa e, in subordine, le attuanti generiche e della provocazione. Nel procedimento sono presenti come parti civili i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e del ferito, Fabio Pappalardo.
Il pm nell’udienza precedente ha chiesto la condanna a 17 anni di reclusione. Il processo è stato aggiornato al prossimo 11 dicembre: dopo eventuali repliche la corte si ritirerà in camera di consiglio.
“Il gioielliere ha sparato per paura”
Rapinatori uccisi a Nicolosi. Nel processo l'arringa della difesa: "Guido Gianni temeva soprattutto per la vita della moglie". Il pm ha chiesto 17 anni