ROSOLINI (SIRACUSA) – Il capo politico del M5s Stelle, Luigi Di Maio, torna in Sicilia dopo l’incontro a Roma con Beppe Grillo che gli ha rinnovato la fiducia. “Così abbiamo smentito settimane e settimane di fake news sul rapporto tra me e lui, che è sempre stato un rapporto tra due persone che si vogliono bene e che portano avanti il movimento con tutte le proprie forze da sempre. E lo stesso vale per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, c’è chi vuole metterci contro, ma noi andiamo per la stessa direzione”.
Tra il prima e il dopo c’è un solco, Di Maio sempre più rilassato e sicuro del ruolo di leader, che molti all’interno del Movimento vorrebbero destituire. “Il Movimento è unito e compatto, sostiene questo governo e vogliamo che governi tre anni ancora. Per farlo abbiamo bisogno di un contratto di governo molto più forte” minimizza il ministro degli Esteri. E poi da Rosolini traccia i passaggi: “Il 15 dicembre comincerà una road map delle riforme da iniziare a gennaio per cambiare passo. Il Movimento sarà riorganizzato per tornare sui territori”.
Al suo fianco i fedelissimi Giancarlo Cancelleri e Ignazio Corrao che lo accompagnano in questo giro a tappe serratissime che Di Maio a voluto per rinsaldare il rapporto con i territori, partendo proprio da quelli che hanno subito danni per il maltempo. In ogni tappa c’è un referente del Movimento ad attenderlo, tra sindaci e deputati nazionali, per fare da tramite con la base degli attivisti che, dove è possibile, si fanno trovare in piazza numerosi come nel caso di Castelvetrano, Ragusa e Augusta.
E Ragusa, in precedenza, durante l’incontro con gli attivisti del MoVimento riuniti nell’auditorium della Camera di commercio, Di Maio a rilanciato sugli sprechi, un tema da sempre caro ai 5stelle: “Forza Italia e la Lega stavano preparando un blitz al Senato per riprendersi i vitalizi. Siamo riusciti a scongiurarlo con le dimissioni dall’organismo di una nostra senatrice, Elvira Evangelista. Ora l’iter passa alla Camera dove abbiamo la maggioranza e lì difficilmente il blitz andrà a segno”.
“I privilegi che abbiamo tagliato – ha aggiunto il ministro degli Esteri, per il secondo giorno in Sicilia – stavano rientrando dalla finestra dopo averli fatti uscire dalla porta principale”.
In mattinata il vertice a porte chiuse nel municipio ibleo col vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri per l’autostrada Ragusa-Catania che le province di Catania e Ragusa aspettano da anni. Cancelleri ha annunciato ai sindaci presenti e alle associazioni sindacali il cronoprogramma dell’opera e soprattutto la copertura finanziaria.
“Il progetto sta per essere acquisito dal concessionario – la Sarc – che aveva vinto il project financing per 40 milioni di euro e andrà al Cipe per la definitiva approvazione entro il mese di dicembre”. Sul tavolo resta il problema della copertura dei 539 milioni che avrebbe dovuto investire il concessionario privato e Cancelleri ha chiesto che sia la Regione siciliana a impegnarsi per questa cifra ma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone ha frenato perché quei fondi sono stati destinati ad altre opere pubbliche siciliane e significherebbe stornarle da un territorio a favore di un altro.
“Il governo Musumeci – ha detto Falcone – è disponibile a fare questa anticipazione di somme ma lo si metta per iscritto con una norma nella prossima finanziaria”. Al momento l’autostrada Ragusa-Catania conta sul finanziamento di 149 milioni di euro da parte dell’Anas e di 217 milioni da parte della Regione. Mancano all’appello 539 milioni di euro che la Regione dovrebbe anticipare allo Stato. Se tutto dovesse filare liscio secondo il cronoprogramma fissato da Cancelleri i cantieri dovrebbero essere attivati fra due anni e mezzo e l’opera verrebbe realizzata in 8 lotti.
“Il vice ministro Cancelleri dovrà essere l’ultimo politico a parlare della posa della prima pietra per la Ragusa- Catania”, ha detto Di Maio agli attivisti. “Per noi l’opera in Sicilia è di prioritaria importanza”, ha aggiunto.
“Chi ci vuole morti, ci troverà sempre in piedi a combattere sino all’ultimo minuto – ribadisce il leader del M5s – In 18 mesi abbiamo fatto leggi di grande portata come il carcere per i grandi evasori, ma qualcuno vuole trasformarci come il male di questo Paese. Noi ci saremo sino alla fine. Purtroppo, nell’inseguire gli obiettivi abbiamo perso il contatto con la gente. Non a caso sono qui: vogliamo recuperare il rapporto privilegiato con la cittadinanza”.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti

“Pronti a riorganizzare il M5s”
L.Cil. Di Maio torna in Sicilia dopo l’incontro a Roma con Grillo. Cancelleri spiega il cronoprogramma della Catania-Ragusa. Ma la Regione frena sui finanziamenti