CATANIA – “Uno dei più importanti ‘cantieri’ di proposta politica in Italia, per scrivere assieme il futuro del centrodestra partendo dai giovani, dall’innovazione, da una proposta di buongoverno”. Marco Falcone, coordinatore provinciale di Forza Italia a Catania, assessore della Regione Siciliana, ha aperto ieri i lavori dell’affollatissimo meeting nazionale “Etna19 – A lavoro per l’Italia”. Si tratta del “cantiere di Forza Italia” organizzato dal coordinamento provinciale etneo del partito azzurro a Viagrande, nel Catanese. Il meeting si chiuderà con l’intervento del presidente Silvio Berlusconi previsto per stamattina.
I numeri: “Durante la prima giornata si sono alternati sul palco 48 tra relatori e moderatori in tre momenti differenti. La sala di quasi 500 posti era costantemente piena, a testimonianza dell’interesse dei temi trattati. Siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa, sintomo che il nostro mondo è vivo” spiegano in serata gli organizzatori.
“Immaginare Forza Italia fuori dal centrodestra o alleata di Renzi è semplicemente follia. Questo perché Forza Italia è il sicuro punto di riferimento per coloro che non vogliono una politica fatta di slogan e di pancia, ma che cercano nell’impegno pubblico la responsabilità del governo e la prospettiva della ragionevolezza, delle soluzioni concrete e chiare, senza mezze misure. Il nostro partito, movimento fondatore del centrodestra, resta il naturale e inamovibile punto di riferimento per l’elettorato liberale, popolare, riformista che fatica a rispecchiarsi nell’odierno, desertificato, scenario politico” sottolinea Falcone.
A metà mattinata è salito sul palco di #Etna19 il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. “Noi siamo alternativi a Renzi e lui non ha niente a che vedere con noi. Le posizioni e l’elettorato di Renzi sono alternativi al popolo azzurro che oggi ha aperto uno straordinario cantiere di confronto e proposta a Catania”, ha scandito a più riprese l’ex presidente del Parlamento europeo.
Sul centrodestra e le alleanze: “Noi siamo per il centrodestra unito, ma animato da posizioni e sensibilità che si completano. Noi e gli alleati siamo partiti diversi, il partito unico non ci interessa, ma abbiamo un minimo comune denominatore: stop alle tasse, riformare la giustizia per far tornare il Paese a crescere, sostenere le piccole e medie imprese, i commercianti, gli agricoltori, i liberi professionisti perché sono coloro che possono creare posti di lavoro. In Sicilia come in tutta Italia”.
Nel corso della giornata si sono svolti altri tre panel su Agricoltura, Impresa e Innovazione, Giovani e politica. Sono intervenuti l’eurodeputato Giuseppe Milazzo, il leader nazionale di Forza Italia Giovani Marco Bestetti, il docente di Agraria Biagio Pecorino, il fondatore di Prestofood Guido Consoli, Simone Massaro di BaxEnergy, il commercialista Mario Rendo, il docente Giuseppe Mussumeci, l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, il presidente di Confagricoltura Sicilia Ettore Pottino, il commissario Consorzio di bonifica Sic. orientale Francesco Nicodemo, la deputata Matilde Siracusano e oltre venti giovani forzisti che ricoprono incarichi negli enti locali in Sicilia.