Conferenza stampa del tecnico del Catania, Cristiano Lucarelli, alla vigilia di Catania-Leonzio di Coppa Italia.
CATANZARO. “Sapevo che avremmo potuto incontrare delle difficoltà, in particolare in difesa. A mio modo di vedere, però, abbiamo avuto il miglior approccio alla partita da quando sono qui. Ho visto una squadra che ha combattuto concedendo una sola occasione pericolosa all’avversario. Se fossimo rimasti in undici, di certo il secondo tempo, con il vento a favore, sarebbe stato diverso. Volevamo tenere botta nei primi 45′ per poi provare a vincerla nella ripresa. L’idea è rimasta la stessa pure in dieci ma la scintilla non è scattata e a un certo punto l’obiettivo è diventato non prendere l’ennesima imbarcata. L’espulsione di Bucolo? Sappiamo che è un generoso, ma in quel momento non deve andare ‘col culo’ a terra, è stata una scelta sbagliata, anche se il fallo non esiste”.
SCELTE. “Non sono mago Merlino. I problemi ci sono, altrimenti non sarei stato chiamato. Bisogna salvare il salvabile in questa stagione e vedere, senza illudere nessuno, se riusciamo a emulare il Cosenza di due anni fa: qualora non ci riuscissimo, vorrei utilizzare questi sei mesi per portarci avanti con il lavoro in campo e fuori compiendo le scelte coraggiose che vanno fatte senza guardare in faccia nessuno. Negli ultimi quattro anni certi atteggiamenti da primadonna non hanno portato a niente, quando si va in campo bisogna dimostrare di tenere al Catania. Sto cercando di costruire una mentalità”.
MODULO. “Sinora abbiamo svolto, rifiniture escluse, 9-10 allenamenti. C’è da lavorare su molti aspetti. A Catanzaro, ad esempio, abbiamo difeso male sugli inserimenti dei padroni di casa. Probabilmente in questo momento abbiamo bisogno di giocare con un uomo in più dietro, fatichiamo ad accettare la parità numerica. Se troveremo avversari che giocano con due attaccanti userò la difesa a tre, contro avversari con il tridente proporrò quattro difensori”.
COPPA ITALIA E SINGOLI. “Da qui alla finale andrebbero giocate 5 gare. Vista la poca continuità nel lungo periodo, il Catania può essere una squadra diversa nella singola partita. In campionato siamo attardati, la Coppa Italia può rappresentare un percorso meno complicato per piazzarsi bene in chiave play off. Contro la Leonzio proporrò la migliore formazione possibile mandando in campo chi è nelle condizioni psicofisiche migliori dopo una trasferta dura come quella di Catanzaro: è ovvio che un giocatore riposato può darmi di più. In porta va Martinez. Curiale è uno degli indiziati per una maglia: se da qui al 22 dicembre non sarà riuscito a dare dei segnali, sarò io stesso a invitarlo a considerare altre destinazioni. Pinto? Si è fratturato il naso, eppure voleva restare in campo. Non lo vedo così in difficoltà come dicono in tanti. Sarno? Non so quando rientrerà, c’è stata qualche complicazione nella fase di recupero”.