CATANIA – A Tremestieri Etneo scoppia il caos ed è già clima da campagna elettorale. Il crollo del soffitto della scuola elementare Madre Teresa di Calcutta a Canalicchio, avvenuto giovedì scorso, riaccende rancori e polemiche che poco hanno a che fare con la sicurezza dei piccoli alunni. Accuse incrociate, fake news, tentati allarmismi e certamente poco senso di collaborazione, sulle spalle di genitori e alunni costretti ad osservare impotenti.
I tecnici e il Comune dell’hinterland di Catania sono all’opera da lunedì per cercare, ed evidenziare, nuove criticità che non tardano ad arrivare. Con una ordinanza l’amministrazione ha interdetto parzialmente l’accesso ad altri due plessi della stessa scuola, si tratta del Garden Park e dell’Immacolata 1.
Fuori dalle polemiche e concentrato a riportare la calma e la questione sul giusto binario è il sindaco Santi Rando che ha voluto vederci chiaro sin dall’inizio, senza fare proclami o false promesse, affidandosi solo alle comunicazioni istituzionali. “La mia priorità – spiega – è quella di salvaguardare l’incolumità dei nostri piccoli studenti, degli insegnanti e del personale che ogni giorno lavora nelle nostre scuole. Davanti a ciò non ho alcuna remora a chiudere i plessi e ad avviare prima le verifiche e poi gli interventi necessari. Di fronte a questa premessa mi sarei aspettato più senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati e maggiore vicinanza alla comunità di Tremestieri. Con gli assessori e i tecnici competenti, con la scuola e con i rappresentanti dei genitori stiamo cercando di lavorare in sinergia per limitare i disagi. L’ordine degli ingegneri e la protezione civile regionale hanno inviato i loro tecnici e con le loro strumentazioni sono state effettuate tutte le verifiche del caso, così adesso abbiamo un quadro chiaro della situazione”. I risultati saranno comunicati domani in un nuovo vertice in municipio e sembra che le opere di ristrutturazione dureranno non meno di due mesi.
E se da un lato l’amministrazione cerca soluzioni alternative per limitare l’interruzione dei corsi di studio e i disagi delle famiglie e degli insegnati, dall’altro lato la scuola e la sua dirigente Benedetta Leotta sembrano defilarsi in attesa di quantificare il danno. Da fonti del Comune pare che da parte della preside non sia arrivata alcuna richiesta formale né su un primo numero di aule sostitutive necessarie né sulla data di rientro in classe. Una scelta questa che ritarderà ancora di qualche giorno la ripresa delle lezioni.
Nel frattempo gli ex sfidanti del sindaco, qualcuno oggi è opposizione in Consiglio comunale, attaccano via social e rivendicano lotte, battaglie e risultati raggiunti nella sicurezza scolastica. Altri consiglieri comunali, invece, provano a intrufolarsi nelle chat dei rappresentati scolastici per carpire informazioni alimentando i sospetti di un uso strumentale.
I genitori chiedono un rapido ritorno alla normalità, mentre Tremestieri Etneo cerca aule disponibili su tutto il territorio, visto che alle 12 aule inagibili del plesso Settebello Nord si sono aggiunte oggi quelle del Garden Park e dell’Immacolata 1.
“Questo è il momento di agire concretamente al fine di risolvere i problemi e dare soluzioni. Naturalmente prendiamo le distanze da chi improduttivamente alimenta sterili polemiche trasformando la comprensibile apprensione dei genitori in allarme solo a fini elettorali e propagandistici – sottolinea l’assessore alla Pubblica Istruzione Evelyn Garofalo – Il tavolo del confronto è sempre aperto e chiunque voglia dare il suo contributo è bene accetto attraverso i canali istituzionali e gli uffici preposti. Ma che questo contributo sia produttivo”.
Il riferimento, anche non poco velato, è al consigliere comunale Sebastiano Di Stefano, sconfitto al ballottaggio alle ultime amministrative a Tremestieri Etneo proprio dall’attuale sindaco Santi Rando. E considerando che nel Comune le amministrative sono previste in primavera il sospetto è lecito.
Di Stefano nei giorni scorsi attraverso le pagine del quotidiano La Sicilia affermava che “grazie al suo tempestivo intervento e alle sue segnalazioni la scuola di Piano Tremestieri (dove poco prima si era verificata una infiltrazione di acqua piovana) era stata messa in sicurezza” . Dichiarazioni che hanno fatto sobbalzare dalla sedia la preside Tiziana Palmeri che ha inviato una nota per precisare che, non solo Di Stefano in quella vicenda non ha avuto ruolo, ma “il signore in questione si è artatamente introdotto a scuola e, senza autorizzazione, entrando a suo rischio e pericolo nella zona interdetta, ha girato video e scattato foto con il suo cellulare, pubblicando poi tutto su Facebook e facendo apparire di essersi accorto lui dei danni e di essere intervenuto per risolverli”. Accuse gravissime da parte della dirigente scolastica che turbano il quieto vivere di un paesino dell’Etna amante degli iris e dei presepi.
Twitter: @LucaCiliberti
Tremestieri Etneo, la scuola col tetto che scotta: chiusi altri due plessi a rischio
Polemiche e rabbia dopo il crollo del soffitto della Settebello Nord di Canalicchio nell'hinterland di Catania