AGRIGENTO – Avevano messo su un gruppo whatsapp, chiamato in siciliano “Uomini immiezzu a via” (uomini in mezzo alla strada), per comunicare la presenza di autovelox e di posti di blocco delle forze dell’ordine. Oggi il pm di Agrigento ha notificato un avviso di conclusione dell’inchiesta a 62 indagati, quasi tutti di Canicattì, di età compresa tra i 30 e i 40 anni, che erano stati denunciati, dai poliziotti del commissariato di Canicattì per interruzione di pubblico servizio in concorso.
L’indagine è scaturita dal ritrovamento casuale del cellulare di uno degli iscritti al gruppo. Nella lista degli indagati, nei cui confronti si profila la richiesta di rinvio a giudizio o la citazione diretta, anche autisti di ambulanze o di mezzi di soccorso e camionisti.
Con l’avviso di conclusione delle indagini, i difensori potranno provare a evitare il processo producendo memorie difensive o chiedendo un interrogatorio dei propri assistiti.
“Uomini immiezzu a via”: 62 indagati per la chat che segnalava gli autovelox
Canicattì: avevano messo su un gruppo whatsapp per evitare i posti di blocco