TRAPANI – “Il Trapani vuole salvarsi. Ora si azzera tutto”. Si presenta così Fabrizio Castori, neoallenatore della squadra granata chiamato a compiere una missione difficile: conquistare la permanenza in B.
La trattativa che lo ha portato in Sicilia è durata pochissime ore. Il tecnico marchigiano ha firmato un contratto fino alla fine di questa stagione con opzione per l’anno prossimo in caso di salvezza. “Non faccio tanti ragionamenti – afferma – ho visto la squadra giocare due volte dal vivo e ho seguito tutte le gare in video. Dobbiamo lavorare molto, ma c’è tanto equilibrio in questo campionato. Credo ciecamente in questo gruppo”.
Una vita tra i campi di calcio e una nuova sfida che Castori rivendica con orgoglio: “Questa per me sarà la quindicesima stagione in B. Molti giocatori già li conosco. Bisogna che loro credano in quello che fanno”.
Dal punto di vista tecnico, l’allenatore del Trapani è chiaro. “Va cambiata la testa, non il modulo. Il modulo ce l’ho in mente ma è un errore parlarne, le cose si risolvono con i princìpi. Non ho problemi a giocare sia con la difesa a tre che a quattro. Questa è una squadra che può fare il calcio che piace a me, con le caratteristiche adeguate, è giovane e deve andare forte. Devono essere gli avversari a subirci, non il contrario. Sono convinto che ce la faremo”.
Poi una battuta: “Mia moglie mi mandava al supermercato a fare la spesa, meglio il campo. Ho accettato per questo. Seriamente: non me l’ha prescritto il medico, credo fermamente in questa salvezza”.
Luca Nember, invece, ha ringraziato Castori “per aver accettato questa sfida. E’ un allenatore che parla con il campo. Abbiamo fatto tre innesti, ma non è abbastanza. Insieme possiamo fare un buon lavoro”.